I maritozzi al cacao in formato mini sono la rivisitazione della classica ricetta del dolce tradizionale della pasticceria romana e del Lazio in generale.
Il maritozzo è un dolce tipico della gastronomia romana, un piccolo e soffice lievitato che accoglie un ripieno ricco di panna montata; un must della pasticceria capitolina oggi in versione al cacao e formato mini per dei piccoli morsi di golosità e bontà.
Il formato mini rende questo dolce perfetto da servire come monoporzione, ideale per chiudere un menù romano in dolcezza ma senza appesantirci troppo.
Dalla ricetta originale alla mia rivisitazione
La ricetta trdizionale romana di questa piccola “pagnotta” dolce è realizzata con ingredienti semplici farina, uova, miele e burro, impasto arricchito talune volte con uvetta, e tradizionalmente farcita con abbondante panna montata.
Già nella versione “bianca” ho modificato la ricetta per eliminare il burro dall’impasto e rendere il dolce perfetto per gli intolleranti al lattosio ma, soprattutto, per gli allergici alla caseina: nascono così i miei maritozzi con panna dairy free.
Seppur piccole “pagnotte”, il maritozzo resta comunque un dolce di una certa abbondanza così, quando la Rubrica Al Km 0 ha proposto per il menù odierno “La tradizione in veste monoporzione”, ho pensato subito a rendere monoporzione questo classico dolce romano, donandogli anche un tocco più personale con l’aggiunta del cacao. nell’impasto, e riducento di un poco la quantitù di panna della farcia. Ecco a voi i mini maritozzi al cacao con panna, sempre versione dairy free!
L’idea golosa in più: i panininetti restano soffici per diversi giorni, senza perdere la loro fragranza, e sono perfetti anche da gustare in semplicità, senza farcia, magari pucciati nel caffè al mattino, oppure (per i più golosi) con della crema alle nocciole spalmata all’interno prima di farcirli (o meno) con la panna montata (vegetale nel nostro caso).
Uvetta e zucchero a velo
L’antica ricetta prevede l’aggiunta di uvetta che regala un sapore più deciso al dolce. E’ pur vero che non a tutti piace, così come è vero che i più diffusi sono proprio i maritozzi senza uvetta. Un’aggiunta dunque del tutto personale, a seconda del proprio gusto.
Un passaggio importante però che mi sento di consigliarvi a non saltare, è quello di spennellare i maritozzi con uno sciroppo di zucchero: questo passaggio è indispensabile per aumentare l’effetto lucido del dolce ma sopratutto per trattenere lo zucchero a velo con cui verranno spolverati.
Anche per lo zucchero a velo la scelta è del tutto personale: c’è a chi piace e a chi no, pertanto se non lo si vuol aggiungere, basterà non metterlo, senza compromettere la bontà del dolce e godendo di una lucentezza incantevole della pasta.
La storia del maritozzo
Le origini del maritozzo risalgono al tempo degli antichi romani: il nome deriverebbe dall’usanza da parte dei ragazzi di offrire questo dolce alla propria fidanzata. Le future spose che lo ricevevano in dono erano solite definire il ragazzo come “maritozzo”, vezzeggiativo popolare e burlesco di “marito”. In alcuni casi, nel dolce potevano esser celati dei doni per l’amata come un anello o un piccolo gioiello.
Secondo altre fonti, invece, sempre nell’antica Roma, il maritozzo èra il pasto che le donne romane preparavano per i mariti che lavoravano nei campi: delle pagnotte dolci che costituivano un pasto pratico, sostanzioso e di inconfutabile bontà.
In epoca medievale il panino dei braccianti diventa “Er Santo Maritozzo“, il solo peccato di gola che potevano concedersi durante il periodo quaresimale.
Tra storie e leggende, il maritozzo è giunto fino ai giorni nostri mantenendo invariabile la sua importanza tra la pasticceria romana, tanto che ad esso è dedicata la giornata del 02 dicembre, quando in tutta Roma si festeggia il Maritozzo Day.
Non soltanto romano
Oltre al maritozzo romano, esistono alcune varianti di questo dolce che escono dai confini del Lazio: abbiamo infatti il maritozzo marchigiano, il maritozzo pugliese ed il maritozzo siciliano che sono altrettanto rinomati e gustosi.
Il maritozzo laziale, il classico maritozzo romano, si presenta come un panino dolce dalla forma arrotondata, farcito con abbondante panna montata zuccherata. Alcune volte possiamo trovarne di arricchiti con pinoli e uvetta.
Il maritozzo marchigiano, invece, si presenta come un panino dalla forma allungata e servito senza farcia. Anch’esso può avere la versione con uvetta o senza.
Il maritozzo pugliese, invece, si presenta a forma di treccia, così come quello siciliano. Quest’ultimo però viene preparato anche a forma di panino tondo.
Oltre al maritozzo dolce, ci sono molte varianti salate, preparate con un impasto meno zuccherato e farcito con alimenti salati quali salumi, formaggi, pomodoro, acciughe, baccalà, pesti, paté e persino preparazioni gourmet.
Le altre proposte del menù odierno de “La tradizione in monoporzione”:
- Carla: Pizzette ai due gusti
- Simona: Bonet classico al cioccolato monoporzione
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Sabrina
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Cara Sabri, non li avevo mai visti al cacao e nemmeno formato mini, che ti confesso preferisco, a volte si vedono dei maritozzi giganteschi esagerati non tutti si ingozzano di cibo, penso anche ad un fine pasto, se uno volesse un assaggino di maritozzo? e poi piccoli è meglio, se uno vuole ne mangia due o tre 🙂 ecco fatto ci hai pensato tu, bravissima!
Esatto Simo, l’idea è stata proprio quella: perché non renderlo un dolcino adatto anche ad un fine pasto?
Mi son ricordata di una nostra chiacchierata, non so se ti ricordi, in cui mi chiedevi quali dolci tipici romani avresti potuto chiedere in un ristorante, che avrebbe fatto piacere trovare…
Allora ho pensato al signore dei dolci romani: sua maestà il maritozzo, e l’ho voluto rendere formato “fine pasto” 😁
C’è la tradizione, c’è il gusto ma senza esagerare, senza appesantirsi, senza sbrodolarsi tutti! E poi al cacao per una nota golosa in più e ti dirò: quel retrogusto “amaro” del cacao ci sta proprio bene con la dolcezza della panna!
Ti ringrazio tantissimo Simo!
Un abbraccio grande
Sono assolutamente d’accordo con Simo, viva i maritozzi mini!!!
Ti ringrazio tantissimo Carla!
Un abbraccio grande
Già il maritozzo mi piace, al cacao deve essere delizioso, in formato mignon diventa una golosità incredibile :)) Che proposta favolosa!!!!!!
Ti ringrazio davvero tantissimo cara Dany!
Golosità in piccole porzioni, così da poterne godere senza strafare!
E poi son piaciuti da matti a tutti! 😋
Un abbraccio grande
Che meravigliosa rivisitazione dei classici maritozzi romani! La tua creatività nel preparare questi mini maritozzi al cacao è davvero sorprendente. Mi piace molto l’idea di rendere questo dolce tradizionale ancora più accattivante con l’aggiunta del cacao nell’impasto e la riduzione della quantità di panna nella farcia, mantenendo comunque tutta la bontà e la golosità. Inoltre, apprezzo molto il fatto che la tua ricetta sia dairy free, rendendola accessibile a un pubblico più ampio. Grazie per aver condiviso questa deliziosa e originale creazione con noi! Sicuramente proverò a replicarla e non vedo l’ora di assaporare questi mini maritozzi al cacao con panna. Complimenti ancora e grazie per il tuo impegno nel diffondere la gioia della cucina attraverso le tue ricette. Buon appetito e continua a stupirci con le tue creazioni! 🍫🍰😊
Ciao Anna, grazie mille a te!
Parole come le tue sono la soddisfazione più grande, ripagano appieno tutto lo studio, lavoro e dedizione che impieghiamo nel realizzare e condividere una ricetta.
Sarei onorata se provassi la ricetta che spero ti soddisferà come ha atto con me e le persone che hanno avuto modo di provarli.
Grazie ancora tanto.
Una splendida giornata 😚
Sabry