Cos’è un’allergia alimentare e la cucina anallergica
Allergia o intolleranza? Sull’argomento mi rendo conto che c’è ancora molta confusione, troppe volte ahimè, anche nel settore della ristorazione, creando così un enorme disagio nonchè problema di salute al soggetto che soffre di allergia alimentare ad un determinato alimento; soprattutto nel caso di allergia al latte e derivati del latte.
Precisiamo dunque che l’allergia alimentare è un funzionamento anomalo del sistema immunitario che percepisce una sostanza normalmente innocua come una minaccia (un allergene) e attacca le difese immunitarie dell’organismo.
I soggetti allergici devono eliminare del tutto l’alimento incriminato dalla loro dieta alimentare giornaliera. Si parla pertanto di cucina anallergica.
Allergia al latte vaccino e suoi derivati
In questo articolo si parla principalmente di allergia al latte e derivati del latte. Su questa specifica allergia alimentare è basato tutto il blog e le ricette in esso contenute.
Fanno eccezione le ricette pubblicate prima del 2012 (anno in cui abbiamo scoperto dell’allergia alle proteine del latte nel mio bambino) ed alcune eccezioni straordinarie, ovvero quelle ricette preparate “su richiesta”.
Allergia al latte: chi colpisce e le reazioni allergiche
L’allergia al latte è un’ipersensibilità immunomediata verso le proteine contenute nel latte.
Sempre più spesso si sente parlare di intolleranza al lattosio e relative ricette “senza”; questo perché molte persone non riescono a digerire il latte, o per meglio dire, gli zuccheri del latte.
Per contro, poco si sente parlare di un’altra percentuale di persone (il cui numero è in crescita) affetti da allergia al latte e derivati del latte.
Spesso l’intolleranza e l’allergia al latte vengono confuse o non si conosce la differenza tra loro. È necessario fare chiarezza sull’argomento perché le differenze ci sono, sono tante ed importanti.
La diagnosi
Allergia e intolleranza: anche se i sintomi possono in alcuni casi esser simili e facilmente trattabili, in altri casi i rischi sono davvero molto elevati, pertanto è opportuno rivolgersi sempre ad un medico specialista.
Che si tratti di allergia o di intolleranza verrà diagnosticato tramite specifici test dallo specialista allergologo, lo stesso che preparerà una dieta equilibrata in base alle diagnosi dei Prick Test prima e dei Rast Test poi (ovvero le analisi del sangue delle igE specifiche, più indicati nel caso di soggetti molto piccoli di età).
Allergia al latte: chi colpisce e le reazioni allergiche
L’allergia al latte inizia ad esprimersi fin dai primi mesi di vita del neonato, sotto forma di dermatite, trasformandosi poi in disturbo delle vie respiratorie con la crescita. Non sono da escludersi i casi in cui i sintomi si manifestano contemporaneamente. È proprio in età infantile che insorgono le prime allergie a uno o più cibi; crescendo diventano meno importanti fino a scomparire del tutto. Nella maggior parte dei casi però, il soggetto allergico sviluppo un’allergia agli inalanti.
Le statistiche mediche parlano di una percentuale che varia dal 2 al 7% dei bambini affetti da allergia al latte che può in taluni casi persistere anche nell’adulto o, a volte, comparire “ex-novo” in quest’ultimo (anche se la percentuale di adulti affetti da allergia al latte è compresa tra lo 0,4 e 0,6%).
Allergia al latte chi colpisce
La maggior parte delle reazioni allergiche al latte vaccino varia da lieve a moderata, ma in una percentuale bassa di individui allergici può verificarsi anche l’anafilassi, causare shock anafilattico, fino ad arrivare alla morte. Infatti, il latte vaccino rappresenta uno degli alimenti più comuni in grado di causare shock anafilattico.
Anche se la percentuale dei soggetti allergici al latte è maggiore nei bambini, questi hanno la maggior possibilità di guarire da questo tipo di allergia, eliminando per diverso tempo l’allergene dalla loro dieta. Circa l’80% dei bambini infatti supera l’allergia al latte prima dei 16 anni di età. Il pediatra, affiancato da un esperto allergologo, valuteranno insieme per quanto tempo dovrà durare l’eliminazione dell’allergene dalla dieta e ne stabiliranno la corretta reintegrazione nonché la periodicità nel ripetere gli esami diagnostici.
L’errata regola de “un assaggio non fa male!”
Capita spesso di imbattersi in frasi tipo “Solo un assaggio che cosa vuoi che sia!” oppure “Ma ce n’è così poco…” o, ancora, “Ma per una volta che succederà mai!”. Tutte frasi che ci portano a capire quanta disinformazione ci sia su questo argomento. Nulla è più errato delle suddette affermazioni!
Non è vero che “un assaggio non fa male” anzi: le conseguenze potrebbero essere molte e anche molto pericolose, soprattutto se si tiene in considerazione che la conseguenza dall’ingestione dell’alimento allergene non avviene quasi mai nell’immediato (salvo casi di grave forma di allergia che può provocare anche lo shock anafilattico) ma può manifestarsi a distanza di ore o giorni.
Spesso il lattosio viene aggiunto come addensante e per insaporire molti prodotti insospettabili, come i salumi, alcune zuppe, salse o prodotti da forno.
Le proteine del latte poi si trovano non soltanto nel latte e nei latticini (come è naturale che sia), ma in molte altre forme di proteine in polvere aggiunte a tanti alimenti insospettabili.
Esse infatti vengono aggiunte come additivo in molte minestre, sughi pronti, bibite, barrette energetiche, carni processate, salse dolci e salate.
Per questo motivo è sempre importante leggere le etichette dei prodotti che si acquistano, anche e soprattutto in caso di allergia alla caseina!
Allergia alimentare e intolleranza alimentare: facciamo chiarezza
L’allergia alimentare è un funzionamento anomalo del sistema immunitario che percepisce una sostanza normalmente innocua come una minaccia (un allergene) e attacca le difese immunitarie dell’organismo.
Il risultato sono disturbi respiratori, cutanei, gastrointestinali e sistematici. Le reazioni allergiche sono dovute a meccanismi immunologi che non dipendono dalla dose di alimento assunta, e dunque diventa pericoloso anche un assaggio modesto del cibo incriminato.
Molto spesso però, una reazione negativa ad un alimento viene erroneamente interpretata come una allergia, mentre si tratta di un’intolleranza alimentare. L’intolleranza può provocare sintomi simili a quelli di un’allergia, ma la reazione non coinvolge nello stesso modo il sistema immunitario.
L’intolleranza alimentare si manifesta quando il corpo non riesce a digerire correttamente un alimento o un componente alimentare.
Mentre i soggetti realmente allergici devono eliminare del tutto l’alimento incriminato, le persone intolleranti possono sopportare spesso piccole quantità dell’alimento o del componente in questione.
E’ opportuno quindi rivolgersi sempre ad un medico specialista prima di giungere ad un’autodiagnosi e conclusioni sbagliate.
Allergia alimentare
L’allergia inizia ad esprimersi fin dai primi mesi di vita del neonato, sotto forma di dermatite, trasformandosi poi in disturbo delle vie respiratorie con la crescita. Non sono da escludersi i casi in cui i sintomi si manifestano contemporaneamente.
E’ proprio in età infantile che si manifestano le prime allergie a uno o più cibi, che col tempo possono dapprima estendersi ad altri alimenti, diventando meno importanti con il crescere, ma spesso trasformarsi in allergie agli inalanti.
Vanno invece trattate separatamente la celiachia e le allergie al nichel.
Una corretta alimentazione anallergica
Nonostante possa sembrare un lavoro arduo, adottare un’alimentazione corretta è davvero semplice e facilmente applicabile ad ogni regime alimentare, nel rispetto del proprio fisico, escludendo i cibi a cui si è allergici o intolleranti.
In aiuto oggi troviamo in commercio molti prodotti vegetali che sono una valida alternativa ai classici preparati con latticini negli ingredienti.
Le alternative vegetali ai latticini
Basti pensare alla vasta scelta di “latte” vegetale oggi disponibile: bevande a base vegetale con o senza zuccheri, arricchite in calcio e vitamine, con tanto di linee speciali per baristi che permettono di riprodurre la classica schiuma al nostro cappuccino!
Ne troviamo di cereali (soia, riso, avena, farro), di frutta a guscio (mandorle, noci, nocciola, mix di frutta secca), ne troviamo con l’aggiunta di vaniglia o di cacao. Insomma, tanti gusti per rendere la nostra colazione sempre diversa.
Anche nel mondo delle creme da cucina abbiamo la possibilità di scegliere tra panna da cucina e/o besciamella di soia o di riso, così come per la pasticceria abbiamo la sostituta della panna in versione soia o riso.
E per il “cacio sui maccheroni”?
Anche qui ci sono delle alternative vegetali da acquistare nei negozi specializzati o da poter preparare in casa (come ad esempio, la ricotta di mandorle).
Sebbene per le ricette salate sostituire gli ingredienti “incriminati” sia abbastanza semplice ed il risultato ottimo sempre garantito, in pasticceria l’assenza di determinati grassi crea disagi notevoli alla preparazione del dolce, tanto che un ri-bilanciamento degli ingredienti è fondamentale per una buona riuscita della ricetta.
Nel blog troverete tante ricette ad hoc per preparare un menù anallergico (privo di latte vaccino e suoi derivati) dall’antipasto al dolce!
ATTENZIONE: quando il blog è nato non c’era il bisogno di cucinare senza proteine del latte. Ecco dunque che molte (quasi tutte) le ricette pubblicate prima del 2013 sono ricette tradizionali, dunque CON latticini. Qualche ricetta con latticini è presente anche dopo tale data perché richiesta dal committente.
Sto lavorando per apporre su tali ricette un marchio che evidenzi la presenza di latticini a colpo d’occhio. Sarà un lavoro lungo ma ci riuscirò! Fino ad allora, chiedo scusa per l’inconveniente e ricordo di leggere la lista ingredienti prima di cimentarsi nella replica di una ricetta.
Grazie mille a tutti per la comprensione!
In conclusione
Molto c’è ancora da dire su questo argomento.
Io continuo il mio studio e vi invito ad iscrivervi alla newsletter (trovi il form nella home) per restare aggiornati sui prossimi articoli che andranno ad arricchire e completare quest’argomento.
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Sabrina
Per accedere alle ricette anallegiche utilizzando questo link diretto.
Sottolineo che tutte le ricette soprindicate sono preparare seguendo le indicazioni del nostro medico allergologo e, quindi, preparare in base alle nostre esigenze alimentari per dei piatti senza latticini adatti alla nostra alimentazione.
Prendi spunto e utilizza le mie ricette, ma consulta sempre il tuo medico allergologo per stabilire quale piano alimentare è più adatto alle tue esigenze.
Disclaimer
Ricordo che la scelta e la prescrizione di una giusta terapia, come una terapia dimagrante o una dieta anallergica, spettano esclusivamente al medico curante e/o ad un medico specialista, che sono gli unici in grado di valutare anche eventuali rischi collaterali (quali intossicazioni, intolleranze, allergie alimentari). Tutte le notizie, preparazioni, ricette e suggerimenti contenuti in questi miei articoli hanno carattere puramente informativo, non avendo io le qualifiche per fare delle valutazioni personali e/o individuali. Tutte le informazioni condivise in questi miei articoli relativi a determinate esigenze alimentari, sono frutto di uno studio personale effettuato per esigenze personali e/o semplice approfondimento personale sull’argomento stesso.
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