Panettone semplice

Panettone semplice

Ricetta con burro vegetale e lievito di birra

Il panettone alla portata di tutti, anche per i meno esperti di grandi lievitati

Il panettone è un lievitato dolce che fa parte della tradizione natalizia italiana, un dolce tipico milanese per l’esattezza, diffuso in tutto il territotio Italiano per le festività natalizie.

La preparazione del classico panettone è elaborata e non semplicissima, soprattutto per chi ha meno dimestichezza con i grandi lievitati.

Motivo per il quale ho preparato un panettone più semplice.

Il panettone semplice

E’ definito semplice questo mio panettone perchè tale è la sua lavorazione, a portata di tutti, seguendo le indicazioni riportate in ricetta, e rispettando alla lettera le tempistiche di lavorazione.

Il panettone semplice non necessita di spillone per riposare a testa in giù perchè non rischia di sgonfiarsi dopo la cottura, ma mantiene perfettamente la sua forma restando soffice e morbido per diversi giorni.

Panettone fatto in casa con burro vegetale e lievito di birra fresco

Portare in tavola un panettone fatto in casa è sempre motivo di soddisfazione e con questa ricetta si avrà un risultato eccellente per sorprendere e deliziare i proprio commensali, con uno sforzo minimo.

Oltre a semplicifarne la lavorazione, per preparare questo panettone si utilizza il lievito di birra fresco, di facile reperibilità rispetto alla pasta madre (a meno che non si è tra coloro che amano produrla in casa).

Altra nota a favore di questo panettone, è l’assenza di burro (vaccino) ma l’utilizzo al suo posto di burro vegetale per un lievitato dolce perfetto per il consumo da parte di chi soffre di intolleranza al lattosio o allergia al latte e suoi derivati.

Uvetta, canditi o cioccolato?

Ad impreziosire l’impasto soffice e ricco di aromi tipici del panettone stesso, arrivano canditi e uvetta ma non solo: anche qualche scaglia di cioccolato fondente per rendere il dolce di un goloso irresistibile!

“More is less”? Beh, vi assicuro che in questo caso non è proprio così: la presenza di tutti e tre (uvetta, canditi e cioccolato fondente) crea un gioco di sapori perfettamente in armonia tra loro.

Non piace l’uvetta? Basto ometterla. Lo stesso vale per i canditi e la cioccolata fondente. Si avrà comunque un dolce estramamente delizioso, morbido e profumato, anche rinunciando al tris perfetto!

La storia del panettone classico

La storia del panettone ha lontane origini medioevali, periodo durante il quale era diffusa l’abitudine di preparare in occasione del Natale, dei pani molto ricchi (molto più ricchi del pane di tutti i giorni), che venivano serviti dal capofamiglia ai commensali.

Non mancano le leggende legate all’origine di questo che è diventato uno dei simboli (gastronomici) del Natale.

La leggenda del “Pan de Toni”

La prima leggenda vede l’origine del panettone legata all’abilità di Toni, uno sguattero che lavorava nella cucina di Ludovico il Moro, signore di Milano nel XV secolo.

Secondo tale leggenda infatti, durante il banchetto della Vigilia di Natale organizzato dalla famiglia Sforza, il loro capocuoco brucia il doce preparato per l’occasione.

Toni prontamente decide di utilizzare il panetto di lievito che aveva tenuto da parte per il suo Natale: lo lavora aggiungendo farina, uova, uvetta, canditi e zucchero, a più riprese, fino ad ottenere un impasto soffice e molto lievitato.

Il dolce venne apprezzato moltissimo, ebbe un successo strepitoso tanto che la famiglia Sforza decide di chiamarlo “Pan de Toni” in omaggio al suo creatore.

Con il passare dei secoli, il nome del dolce arriva ad esser quello che oggi tutti conosciamo “panettone”.

Toni, Suor Ughetta o Ughetto degli Atellani: la contesa dell’invenzione del panettone.

Quella di Toni non è l’unica leggenda sulla nascita del panettone. Secondo altre leggende infatti, sembrerebbe che il merito della nascita di tale dolce tipico sia attribuita a Suor Ughetta oppure Ughetto degli Atellani.

Si parla non di avvenimenti storici documentati, ma di storie di un’immaginario collettivo che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, si sviluppa nella concezione popolare ed esalta la gastronomia milanese.

Dal Medioevo ai giorni d’oggi

In panettone così come lo conosciamo oggi, alto, sofficissimo e avvolto nello stampo di cartapaglia, lo si deve ad Angelo Motta, che nelìgli anni venti si lascia ispirare ad un dolce tradizionale russo (il Kulic), decide di aggiungere alla preparazione del panettone il burro e confezionarlo nella cartapaglia.

Da quell’ispirazione del Sig. Motta si avrà il panettone così come lo conosciamo noi oggi.

Ed oggi è l’occasione giusta per condividere la ricetta del panettone semplice con voi attraverso il paniere della Rubrica Il Granaio – Baking Time.

Come preparare il panettone semplice

Come anticipato ad inizio articolo, la preparazione di questo panettone è (relativamente) semplice.

Così come per ogni ricetta però, bisogna rispettare dosaggi e tempi indicati per un risultato perfetto come da foto. Non vi nascondo che l’amore per i lievitati. è necessaria anzi, è indispensabile.

Un piccolo sforzo per un risultato grandioso, ve lo assicuro!

Per preparare il panettone si inizia il giorno prima preparando l’aroma e le sospensioni, così che profumi e sapori saranno perfettamente sprigionati e resteranno forti e intensi all’interno del dolce.

Il gorno successivo si parte preparando un lievitino che necessita di 1 ora di riposo per svilupparsi alla perfezione.

Ad ogni passaggio consiglio di segnare l’ora o di attivare un timer per rispettare i passaggi indicati in ricetta.

Si passa poi alla preparazione dell’impasto, che èuò esser preparato a mno o in planetaria con gancio a foglia (K). Una volta compattato l’impasto, si sostituisce il gancio inserrendo quello an uncino e si lavora ancora un pò l’impasto.

L’impasto si trasferisce sul piano lavoro e viene lavorato a mano per far incorporare le sospensioni, quindi passa alla lievitazione che necessita dalle 4 alle 6 ore di riposo per triplicare di volume. Ad influire sulla variazione del tempo intervengono diversi fattori tra i quali la temperatura.

Una volta raggiunta la lievotazione ottimale, si passa alla pezzatura: con questa ricetta si ottengono due panettoni per due stampi da 500 gr cad. (oppure uno stampo unico da 1 Kg).

Sistemati i panetti negli stampi, si passa ad una nuova lievitazione e, infine, alla cottura in forno statico.

Questo panettone non necessita di riposo capovolto perchè non rischia di sgonfiarsi.

Panettone semplice

Recipe by Sabrina Pignataro
5.0 from 1 vote
Course: Lievitati dolci, Lievitati delle festeCuisine: Cucina italiana, Dairy freeDifficulty: Facile
Servings

2

servings
Prep time

40

minutes
Cooking time

1

hour 
Leaving time

7

hours 

Il panettone è un lievitato dolce che fa parte della tradizione natalizia italiana, un dolce tipico milanese per l’esattezza, diffuso in tutto il territotio Italiano per le festività natalizie.
E’ definito semplice questo mio panettone perchè tale è la sua lavorazione, a portata di tutti seguendo le indicazioni riportate in ricetta, e rispettando alla lettera le tempistiche di lavorazione.
Oltre a semplicifarne la lavorazione, per preparare questo panettone si utilizza il lievito di birra fresco e l’utilizzo di burro vegetale che lo rende un dolce perfetto per chi ha intolleranza al lattosio o allergia al latte e suoi derivati.
Inoltre questo panettone non necessita di raffreddamento a sta in giù perchè mantiene perfettamente la forma dopo la cottura, senza sgonfiarsi.
Soffice, morbido e aromatico, un panettone fatto in casa davvero delizioso.

Ingredients

  • Per l’aroma del panettone
  • 1 cucchiaino estratto di vaniglia
    (oppure isemi di mezzo baccello di vaniglia)

  • 1 cucchiano miele
    (io di castagno per un aroma intenso)

  • 1 arancia (buccia grattugiata)

  • Per le sospensioni del panettone
  • 100 gr uvetta

  • 100 gr canditi in mix

  • 100 gr cioccolato extra fondente

  • 1 cucchiaio liquore all’anice

  • Per il lievitino
  • 100 gr farina Manitoba

  • 100 ml latte vegetale
    (perfetto alla mandorla o di soia, anche vanigliato)

  • 15 gr lievito di birra fresco

  • 1 cucchiaino miele
    (io di castagno)

  • Per l’impasto del panettone
  • 400 gr farina Manitoba

  • 130 ml latte vegetale
    (perfetto alla mandorla o di soia vanigliato)

  • 120 gr burro vegetale a pomata
    (io margarina senza olio di palma nè grassi idrogenati)

  • 100 gr zucchero semolato

  • 8 gr sale fino

  • 80 gr torli d’uovo
    (circa 5 di media grandezza)

  • 1 uovo intero di media grandezza

  • Per la glassa del panettone
  • 100 gr zucchero a velo

  • 50 gr granella di mandorle (fine)

  • 40 gr amido di mais

  • 2 albumi d’uovo di media grandezza
    (50 gr circa)

  • 5 gr cacao amaro in polvere

Directions

  • Preparare l’aroma per il panettone il giorno prima (la sera)
  • In un piccolo contenitore versare gli ingredienti (vaniglia, buccia grattugiata dell’arancia, il miele) e mescolare.
  • Coprere con pellicola alimentare e conservare in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.
  • Preparare le sospensioni per il panettone il giorno prima
  • Mettere in ammollo l’uvetta in un contenitore con l’acqua ed il cucchiaio di liquore all’anice.
    Lasciare in ammollo per 3 ore.
  • Strizzare l’uvetta e lasciarla scolare tutta la notte nel passino.
  • L’indomani trasferirla in una ciotolina ed unire i canditi ed il cioccolato extra fondente tagliato grossolanemante (in alternativa, si possono utilizzare le gocce di cioccolato fondente).
    Tenere da parte fino all’utilizzo.
  • Preparare il lievitino
  • Sciogliere il lievito di birra in una ciotola contenente il latte vegetale appena tiepido insieme al miele.
  • Aggiungere la farina e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo ed appiccicoso.
  • Coprire con pellicola e lasciar lievitare il luogo caldo e al riparo da correnti d’aria per 1 ora.
    (Perfetto è lasciarlo lievitare nel forno chiuso con la sola lucina accesa)
  • Preparare l’impasto
  • Nella planetara munita di gancio a foglia (K) versare la farina, i tuorli d’uovo e l’uovo intero.
    Azionare la macchina a velocità bassa ed unire il lievitino.
  • Nel frattempo, in una ciotola lavorare aforchetta il burro vegetale a pomata con lo zucchero, quindi aggiungere gli aromi e lavorare per ottenere una crema.
  • Aggiungere la crema ottenuta all’impasto ormai compattato nella planetaria, aggiungere in più riprese.
  • Quando gli ingredienti sono ben amalgamati e l’impasto torna ad esser compatto, sostituire il gancio inserendo quello ad uncino.
  • Lavorare ancora l’impasto a velocità medio alta per 10 minuti, fino a quando non si stacca da solo dalle pareti della planetaria e si arrampica sul gancio.
  • Aggiungere le sospensioni all’impasto
  • Trasferire l’impasto sul piano lavoro, allargare pigiandolo delicatamente con la punta delle dita e versarvi sopra le sospensioni.
  • Richiudere l’impasto su se stesso chiudendolo a libretto (dall’alto verso il centro,, poi dal basso verso il centro).
    Ripetere più volte fino a far incorporare perfettamente le sospensioni all’impasto, sempre delicatamente senza tirare o pigiare con forza l’impasto.
  • Prima lievitazione
  • Con il burro vegetale ungere leggermente un contenitore abbastanza capiente da contenere il triplo della massa dell’impasto.
  • Arrotondare delicatamente (pirlare) l’impasto (ormai omogeneo con le sospensioni) e trasferire nel contenitore.
  • Coprire con pellicola alimentare e porre a lievitare, in luogo caldo e al riparo da coorrenti d’aria, fino a quando non avrà triplicato di volume.
    Va bene riporlo nel forno chiuso con la sola lucina accesa.
  • Per tripplicare il volume, l’impasto impiegherà dalle 4 alle 6 ore.
  • Pezzatura e seconda lievitazione
  • Solamente quando avrà triplicato il suo volume, l’impasto sarà pronto per esser diviso in pezzi.
    Con questo impasto si otterranno due pezzi da 610-612 gr cad.
  • Pirlare su se stesso ogni pezzo, e disporre ognuno in uno stampo/pirottino di carta per panettone da 500 gr.
  • Appoggiare su ogni pirottino un pezzo di pellicola e trasferire nel forno spento ma con la sola luce accesa.
  • Lasciar lievitare fino a quando l’impasto non arriva al bordo del pirottino ( circa 2 ore)
  • Glassatura del panettone e cottura
  • Togliere i due panettoni dal forno e accendere il forno a 160°C, modalità statica.
    Portarlo a temperatura.
  • Nel frattempo, preparare la glassa per il panettone: sbattere con una forchetta gli albumi fino al formarsi di una schiuma.
    Aggiungere gli altri ingredienti e mescolare accuratamente per eliminare eventuali grumi delle polveri.

    Se il composto risulta troppo denso, aggiungere un cucchiaiono di acqua fino ad ottenere la giusta densità. Al contrario, aggiungere poco amido in più.
  • Con un cucchiaio distribure la glassa lasciandola cadere sui panettoni, ricoprendoli completamente.
  • Infornare i panettoni quando il forno avrà raggiunto la temperatura, e lasciar cucoere per 55-60 minuti.
    Posizionare i pandori nel ripiano centrale del forno per i primi 40 minuti, dopodichè spostarli sul penultimo
    ripiano in fondo e completare la cottura.
  • Fare sempre la prova stecchino per verificare la corretta cottura del cuore del panettone. Meglio se si ha a disposizione un termometro a sonda che dovrà registrare i 94°C del cuore del panettone.
  • Sfornare e lasciar raffreddare a temperatura ambiente, senza capovolgere, prima di servire tagliato a fette.

Notes

  • Il panettone semplice si conserva soffice e morbido, mantenendo inalterati aromi e sapori, per diversi giorni se riposto in un apposito porta dolci.
  • Si possono omettere uvetta, canditi e/o cioccolato fondente come sospensioni per il panettone. Ma provate a lasciarle tutte: la combinazione di sapore è straordinaria.
  • Per un’aroma più delicato è consigliabile sostituire il miele di castagno con altro miele più delicato (tipo un millefiori o un miele di acacia)
  • Anche il liquore all’anice può esser omesso, lasciando ammolare l’uvetta direttamente nella sola acqua. L’aggiunta del liquore apporta solo note aromatiche maggiori al dolce.
  • Per i più golosi, dopo aver distribuito la glassa sui pandori, è possibile aggiungere delle mandorle a lamelle o intere (con o senza pelle, dipende dalle preferenze), della granella di nocciole e/o pistacchio, dello zucchero a granella oppure gocce di cioccolato fondente.

Scopriamo insieme le altre proposte del paniere odierno:

Carla: Fiore di pane al sesamo
Federica: Torta di rose salata al gusto pizza
Simona: Panettone milanese classico Ezio Marinato
Zeudi: Angelica salata con patè di olive e grana

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Zeudi
Zeudi
3 anni fa

Che spettacolo, Sabrina! Viene voglia anche a me di allungare la mano e afferrare una bella fettona. Confesso di avere ancora, nonostante diversi anni di panificazione con il li.co.li., un sacro timore di affrontare i grandi lievitati, non ho abbastanza fiducia in me stessa e mi dispiacerebbe proprio troppo dover buttare via tutto. Ogni anno mi riprometto di provarci, ma poi inevitabilmente desisto. Chissà che magari con questa tua ricetta (relativamente) semplice non decida anch’io finalmente di buttarmi. Intanto me la salvo e ti faccio i miei migliori auguri di buon Natale.

Federica
3 anni fa

Cara Sabrina, ti confesso che sono profondamente ammirata nel vedere quanto sia grande la tua abilità nel creare dolci importanti come il panettone il cui approccio ala sua preparazione mi ha sempre intimorita non poco! Complimenti davvero anche per le spiegazioni esaurienti, forse chissà, prima o poi ci proverò anch’io…???Buone feste

carla emilia
carla emilia
3 anni fa

Che bello Sabri, ha l’aria di essere soffice soffice e dice mangiami ad ogni occhiata! Complimenti e un bacio grande, tanti auguri 🙂

Simona
3 anni fa

È davvero bellissimo Sabri come tutti gli altri lievitati che fai natalizi e per Pasqua, il fatto che sia semplice non vuol dire facile da eseguire quindi bravissima ?
un grande grande grande abbraccio e tanti auguri a te e a Fabrizio e allo gnomolo ❤️

Daniela
3 anni fa

Io e i lievitati abbiamo un rapporto di amore e odio. Ci sono giorni che mi riescono perfettamente e altri che non si muovono nemmeno con riti propiziatori :))
Guardare questo panettone mi stimola a provare. Una preparazione semplice non vuol dire meno interessante 😉
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gateio
1 anno fa

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