La zuppa di ceci e funghi porcini è un primo piatto avvolgente e confortevole, in grado di gratificare e scaldare con gusto e leggerezza. Un piatto sano e nutriente, dal gusto rustico, facile da preparare.
Con ingredienti semplici e contadini, questa è una zuppa genuina, nutriente ed appagante, un vero comfort food perfetto quando le temperature cominciano a farsi più pungenti; una coccola in grado di scaldare mente, cuore e corpo.
Una ricetta completamente vegetale, ideale per diversi regimi alimentari, da quello vegano alla dieta ipocalorica, dal gluten free al dairy free. Ingredienti semplici e contadini per una pietanza da servrie calda ma anche perfetta da preparare in anticipo e scaldare al momento di portare in tavola.
La zuppa di ceci e funghi porcini si può preparare tutto l’anno, scegliendo prodotti freschi se di stagione, oppure ceci precotti o secchi così come funghi freschi, secchi o surgelati. Io utilizzo ceci secchi e funghi porcini raccolti freschi da mia mamma e da me congelati per averne di ottimi durante l’inverno. Con essi preparo questa deliziosa, nutriente e sostanziosa zuppa per gli amici della Rubrica Al Km 0 per il menù “Freddo non ti temo“, dedicato a piatti che scaldano e fanno bene.
Gli ingredienti
I funghi porcini
I funghi porcini, teneri e gustosi, danno un tocco in più a questa zuppa di ceci, regalando a questo primo piatto un’aroma speciale con note intense che riportano la mente al bosco.
Se freschi, questi funghi contengono un’alta percentuale di acqua ed un basso contenuto di grassi e carboidrati, mentre vantano un alto apporto di proteine a medio valore biologico. Inoltre, hanno un’elevata capacità antiossidante così come elevata è la loro capacità di resistere alla tossicità dei metalli pesanti presenti nel terreno dove essi si sviluppano. (Fonte: Personaltrainer.it)
Alcuni dei benefici associati ad un consumo regolare (ma non eccessivo) dei funghi porcini riguardano proprio il sistema immunitario: il contenuto vitaminico dei funghi, infatti, è considerato un alleato per il nostro organismo, in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario che, soprattutto nei periodi infra-stagionali, può subire degli squilibri ed esporci così a malattie influenzali.
Per altre curiosità sui funghi, ti invito a leggere questo mio post.
I ceci
Frutti dell’omonima pianta erbacea (cece), i ceci sono un’ottima soluzione per un pasto completo e sostanzioso.
Come tutti i legumi, i ceci sono un’importante fonte di proteine (vegetali) e sali minerali che non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole. Ricchissimi di vitamina B, ferro e magnesio,
Dalla forma tonda e paffuta, questi piccoli legumi sono molto utili per controllare il livello del colesterolo e della glicemia, riducendo il rischio di diabete. Inoltre sono un ottimo alimento diuretico, favorendo l’eliminazione dei sali presenti in eccesso nell’organismo.
Grazie alle loro qualità e proprietà, i ceci sono ottimi alleati per il nostro organismo non solo per abbasaare il colesterolo, ma anche per perdere peso e rafforzare le ossa. (Fonte: Nonsprecare.it)
Come preparare la zuppa di ceci e funghi
Due gli ingredienti fondamentali di questa ricetta: i ceci ed i funghi.
Per preparare questa zuppa si può usare qualsiasi tipo di fungo, da un misto ad una varietà singola come i chiodini, i gallinacci, gli champignon o i funghi porcini. Quest’ultimi in particolare, danno un tocco in più alla zuppa di ceci, apportando al piatto un’aroma ed un gusto speciale.
Per un sapore più pieno, meglio utilizzare funghi freschi ma, se non si trovano, andranno bene anche quelli secchi (che bisogna ammollare qualche minuto prima di ricettarli) oppure surgelati.
Un’attenzione perticolare va riposta alla corretta pulizia dei funghi porcini che, essendo molto spugnosi, onde evitare di comprometterne sapore e consistenza, non dovrebbero essere lavati in eccessiva acqua (messi in ammollo o lasciati a lungo sotto acqua corrente), bensì puliti delicatamente con un coltello, uno spazzolino ed un panno pulito e umido. Laddove fosse necessario un passaggio con acqua corrente per uno sporco più ostinato, il passaggio sotto l’acqua devrebbe essere veloce.
Per quanto riguarda i ceci, si possono utilizzare i ceci secchi, che ovviamente vanno lasciati in ammolllo prima della cottura, oppure i ceci precotti.
Per tutte le modalità di ammollo dei ceci secchi ed i consigli per la loro perfetta cottura, nonchè della corretta pulizia dei funghi porcini, vi lascio queste schede:
Una volta preparati i due ingredienti, possiamo procedere con la preparazione della zuppa:
- preparare il brodo vegetale e mantenere in caldo,
- frullare 1/3 dei ceci cotti e tenere da parte così come i restanti ceci lasciati interi,
- in un tegame imbiondire l’aglio nell’olio e insaporire con peperoncino (facoltativo) e salvia, quindi unire i funghi e lasciar cuocere finchè non saranno dorati e morbidi. Se si utilizzano i funghi surgelati, trasferire in padella ancora surgelati e lasciar scongelare e cuorere su fiamma dolce, coperti.
- Pronti i funghi, unire i ceci (interi e frullati), insaporire qualche minuto e versre tutto il brodo caldo. Lasciar cuocere per 30 minuti.
- A cottura ultimata, aggiustare eventualmente di sale, impiattare e servire caldo con una spolverata di pepe fresco ed un giro d’olio extra vergine d’oliva.
Accompagnare la zuppa di ceci e funghi porcini con del pane bruschettato.
Una chicca che aggiungo alle mie minestre e zuppe è un soffrittino con i peperoni cruschi in polvere, usanza tramandatami dalla mia nonna paterna: si lascia imbiondire uno spicchio d’aglio in un cucchiaio d’olio, quindi tolto l’aglio si versa nell’olio caldo un cucchiaio di polvere di peperone crusco e si lascia frigolare giusto un istante per poi versare velocemente il tutto nella zuppa o minestra a fine cottura. Questo soffrittino dona carattere al piatto con un gusto rustico, intenso come il profumo che rilascia questo peperone.
Un valore aggiunto al paitto che solamente chi conosce ed ha provato questo peperone può capire.
Piccola parentesi sul peperone crusco
Il peperone crusco è un prodotto tipico della cucina lucana, riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale della regione Basilicata. Si tratta di un peperone dal colore rosso intenso e dal sapore dolce, coltivato nella zona del Pollino, in particolar modo nel senisese (Senise).
Per preparare “il crusco” solitamente viene impiegata la variante di Senise per la sua polpa sottile e il basso contenuto d’acqua (rendendolo più adatto all’essiccazione) e perché mantiene il picciolo ben saldo al frutto anche dopo l’essiccazione.
Dopo la raccolta, i peperoni vengono legati con uno spago creando delle collane dette “serte”, anche abbastanza lunghe! Da tradizione, le serte vengono appese ai balconi e all’interno delle stanze (dove un tempo predominavano enormi camini) per garantirne l’essiccazione. È fondamentale che l’essiccazione avvenga in ambienti caldi e a bassa umidità, per evitare lo sviluppo di muffe e insetti.
Nella cucina lucana, questo peperone si usa maggiormente tuffato (intero, non in polvere) in olio per pochi secondi: il contatto con l’olio caldo fa sì che il peperone diventi “crusco”, cioè croccante. Macinato finemente, invece, viene utilizzato come spezia da scaldare velocemente in olio (e spicchio d’aglio dorato) e riversare subito nelle minestre alle quali conferirà un particolare sapore!
A seconda delle zone, il loro nome dialettale cambia in puparulë, paparulë, pëpërussë, pupaccë e pupavërë crušchë, mentre nell’area di Senise sono conosciuti come źafaranë crušchë.
Mia nonna lo preparava spesso accompagnato da patate lesse, schiacciate e ripassate nell’olio utilizzato per “cruscare” i peperoni lasciati interi (non in polvere). Altra ricetta tipica lucana che fa parte del mio bagaglio culinario familiare, è la minestra di erbe e legumi, altro piatto che racchiude ricordi della mia infanzia, delle mie origini, della mia famiglia…
Zuppe e minestre alleate contro il freddo
Durante la stagione più fredda, il corpo umano brucia più calorie per produrre l’energia necessaria a mantenere una temperatura costante di circa 37 gradi. Per aiutare il nostro corpo in questo importante lavoro di riscaldamento, necessitiamo di una ricaricarca di energia che arriva dall’alimentazione.
Non solo indumenti più pesanti: una sana sana alimentazione, una dieta bilanciata e la scelta di alimenti giusti può aiutarci a raggiungere questo scopo e, dunque, a farci sentire meno freddo.
Dalla natura, infatti, arrivano prodotti che aiutano a combattere il freddo, sostenendo il nostro sistema immunitario e aiutandoci a prevenire (o in qualche modo curare) i malanni stagionali.
Diventano così preziosi alleati per combattere il freddo alcuni cibi più di altri, ricchi di proteine e vitamine. Nella stagione fredda infatti, è consigliabile prediligere piatti di legumi, frutta e verdura di stagione, ma anche carne (soprattutto carne bianca) e frutta secca: sono alcuni degli alimenti anti-freddo preziosi per il nostro benessere, apportando al nostro organismo calorie e dando una scossa energetica al nostro metabolismo.
Curarsi e coccolarsi con ingredienti giusti da utilizzare nella preparazione di infusi e tisane, minestre e zuppe da consumare calde per il beneficio completo di corpo, spirito e mente.
Zuppe, minestre e stufati sono piatti conciviali e corroboranti a cui non dobbiamo mai rinunciare, soprattutto quando fa freddo! Oltre a scaldarci alla sola vista, sono anche nutrienti, facili da preparare e piatti unici straordinari. Si possono preparare davvero in mille modi diversi: variando un solo ingrediente, si può godere di sapori sempre nuovi ad ogni preparazione.
L’aggiunta di legumi, nonché un cucchiaio di olio extra vergine di oliva (aggiunto a crudo al piatto) li rende piatti sani, nutrienti e ricchi dal punto di vista antiossidante.
Di questo argomento ne ho parlato molto nel mio articolo sui cibi contro il freddo: in questo mio articolo parlo di come è possibile combattere il freddo a tavola, di quali sono i cibi anti-freddo e di perchè hanno questo “potere”.
Altri cibi anti-freddo
Stabilito che una corretta e sana dieta deve restare sempre varia, equilibrata e bilanciata, sulla tavola dell’inverno non dovrebbero però mai mancare alcuni alimenti, da alternarsi tra loro.
Oltre agli alimenti citati sopra (quali legumi, frutta e verdura di stagione, pesce e carni bianche), sono indicati anche altri alimenti che oltre a produrre calore, favoriscono l’eliminazione delle tossine e aiutano a tenere a bada i livelli di colesterolo nonchè il rischio di sovrappeso.
Tra questi “altri” l’aglio e la cipolla meritano un’attenzione particolare per la loro forte azione antibatterica, nonché alcune spezie (come lo zenzero o il peperoncino) che svolgono un’azione riscaldante per l’organismo e aiutano a decongestionare.
Anche la semplice acqua ha un’elevata importanza perchè aumenta l’idratazione di tutto il nostro organismo, aiutando a purificarlo da tossine e scorie in eccesso. E’ poi l’ingrediente fondamentale per la preparazione di bevande calde come tisane, tè e decotti che aiutano ad aunìmentare la sensazione di calore corporeo e a scaldarci in minor tempo.
Una sana alimentazione per produrre calore
Come citato sopra, è proprio nel periodo più freddo che il nostro organismo consuma più energia per poter mantanere la temperatura corporea costante; ed è proprio per questo che il fabbisogno calorico aumenta.
Ecco perchè necessitiamo di piatti più ricchi di nutrienti, senza però esagerare con i lipidi, soprattutto di origine animale. Via libera invece alle proteine vegetali, a piatti caldi e corroboranti, a base di legumi, cereali e verdure.
Carni rosse, uova e formaggi meno ricchi di grassi vanno a completare la tabella nutrizionale, ma bisogna comunque limitarne il consumo.
Una buona alimentazione, sana ed equilibrata, oltre a nutrire correttamente, sostiene la produzione del calore corporeo attraverso il metabolismo, senza così accumulare troppi grassi, tossine e colesterolo.
Le altre proposte del menù odierno “Freddo non ti temo”:
- Carla: Spezzatino ai funghi
- Simona: Trippa piccante con datterini e cannellini
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Sabrina
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La zuppa di ceci mi piaceva anche da piccola e la tua con i funghi è un invito golosissimo! Ciao Sabri 🙂