Dolci tipici della festa di San Giuseppe e festa del papà, le zeppole che vi propongo oggi sono una rivisitazione personale della ricetta classica, una fusione perfetta tra tradizione e gusto personale.
Un croccante guscio di pasta choux bagnato al caffè, un ripieno cremoso di mascarpone ed il cacao amaro a pioggia su questi dolcetti che ripropongono il gusto del tiramisù: ecco nascere le zeppole al tiramisù.
Le zeppole sono delle ciambelle di pasta choux cotte in forno e, al posto della classica crema pasticcera e amarena, si lasciano abbracciare dai gusti univoci del tiramisù (dolce molto amato dal nostro papo).
Come preparare le zeppole al tiramisù
La ricetta per preparare le zeppole al forno perfette è quella infallibile delle mie zeppole dairy free (senza lattosio e senza proteine del latte), dal guscio sottile e croccante fuori, gonfie e cave all’interno.
La pasta dei bignè (o pasta choux) è una preparazione base importante della cucina italiana quanto di quella francese, che grazie al suo gusto neutro e delicato, si presta per molte ricette, sia dolci che salate.
Per realizzare delle zeppole uguali in grandezza, ho disegnato dei cerchi sul foglio di carta forno, posto con il lato disegnato verso la teglia, così da seguire con il sac a poche la linea disegnata e realizzare delle ciambelline di pasta choux tutte ugiuali.
Una volta preparare e cotte le zeppole al forno, basterà preparare la crema per la farcia montando il mascarpone con lo zucchero a velo, preparare il caffè espresso e munirsi di buon cacaco amaro in polvere da spolveraze sulla farcia.
Senza latticini: come prepapare le zeppole dairy free
Le zeppole
La ricetta tradizionale richiede quattro ingredienti per la preparazione della pasta choux: latte e burro vaccini, farina 00 ed uova.
Per rendere i miei bignè dairy free e, quindi, ideali per coloro che hanno intolleranza al lattosio e/o allergia al latte e suoi derivati (dunque, anche alle proteine del latte), ho apportato qualche variazione negli ingredienti:
- latte vaccino: al suo posto ho utilizzato dell’acqua (semplice, naturale, a temperatura ambiente),
- burro vaccino: sostituito con dell’olio di semi (io di girasole),
- farina: per questa occasione ho utilizzato la farina di uso comune (tp. 00) ma si possono utilizzare anche altre farine come la farina integrale di avena e donare ai bignè del colore e gusto in più.
La crema
Anche per la classica crema del tiramisù sono necessari alcuni semplici ingredienti: mascarpone, uova e panna per alcuni.
Per rendere la mia farcia ideale per coloro che hanno intolleranze al lattosio e/o allergia alle proteine del latte, ho sostituito gli ingredienti con alternative vegetali, oggi facilmente reperibile in qualsiasi punto vendita specializzato bio o nella grande distribuzione:
- mascarpone: sostituito con mascarpone vegetale,
- panna: ho aggiunto della panna vegetale per conferire una maggiore cremosità alla crema
Alla crema ho voluto aggiungere un pò di panna al composto perchè ne conferisse una maggiore cremosità e stabilità ma, per chi non gradisse, può tranquillamente ometterla.
Ovvio che parlando di alternative vegetali, il gusto classico del tiramisù non è riproponibile al 100% , ma si avrà un ottimo risultato utilizzando prodotti di qualità.
Si parla di alternative vegetali perchè si ha necessità di eliminare taluni alimenti dal proprio regime alimentare per motivi salutari (nel mio caso, o etici in altri). Per coloro che non hanno di queste necessità, possono preparare la ricetta utilizzando i classici prodotti caseari e preparare la classica crema del tiramisù.
Quando si procede con queste alternative, non ci si può aspettare di ritrovare al palato gli stessi elementi in consistenze e gusto come nelle ricette originali. Bisogna disabutuare il nostro palato ed il nostro cercello ad aspettarsi quei classici gusti.
Per quanto riguarda l’uovo (il tuorlo d’uovo) si può optare per aggiungerlo oppure ometterlo per una crema più leggera. Nel caso si voglia mantenere l’aggiunta del tuorlo d’uovo al mascarpone, consiglio di pastorizzarlo prima di aggiungerlo alla crema di mascarpone.
Qui io ho omesso l’aggiunta di uovo optando per la panna vegetale: la crema risulta più leggera e compatta (ferma, consistente) per mantenere meglio la forma senza bagnare troppo il guscio di pasta choux.
Se non si trova il mascarpone vegetale? Beh, un’ottima alternativa al mascarpone per la realizzazione del tiramisù è la crema preparata per questa charlotte.
La cottura in forno della pasta choux
La ricetta della mia choux dairy free è super collaudata, utilizzata sia per preparare bignè salati, che per delle zeppole con crema al succo di frutta.
Questa ricetta è perfetta per la cottura in forno della pasta choux, ha una resa davvero straordinaria: rispettando tempi e temperature di cottura, garantisco dei bignè gonfi, dorati e cavi all’interno, perfetti per essere riempiti dalle creme che più si preferisce.
La cottura in forno (oltre ad essere una garanzia per l’ottima riuscita dei bignè) offre dei dolci più leggeri e croccanti ma altrettanto golosi rispetto alla pasta choux fritta.
Il segreto per delle zeppole al forno perfette
Il segreto per preparare delle zeppole al forno ben dorate e perfettamente gonfie, è cuocerle con temperature differenti. Non allarmatevi se nei primi minuti di cottura la pasta sembra non gonfiarsi affatto: tempo al tempo e sarete generosamente ripagati dell’attesa!
Dopo un impatto inizale con calore elevato, le zeppole continuano la cottura a temperature sempre inferiori, allo scadere di tempi ben precisi riportati in ricetta. Così facendo, il composto avrà modo di sviluppare bene, di gonfiarsi e raggiungere la giusta cottura in ogni sua parte.
Dopo la cottura, le zeppole vanno lasicate raffreddare all’interno del forno stesso con lo sportello leggermente aperto. Per evitare di inumidire l’impasto delle zeppole, è consigliato farcirle al momento di servirle.
In ultimo, per farcirle si può scegliere se tagliarle a metà oppure utilizzare un beccuccio a siringa e riempirle dall’interno.
La festa del papà
La festa del papà è una ricorrenza diffusa in tutto il mondo sebbene segua delle date diverse. La festività infatti, è variabile da paese a paese, ma le date più comuni sono due:
-19 marzo in alcuni paesi di tradizione religiosa cattolica (come in Italia, in Spagna e Portogallo), giorno associato dalla Chiesa a San Giuseppe,
– 3ª domenica di giugno in molti paesi come in Francia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
Qualunque sia la data, la festa del papà nasce per celebrare la figura del padre, della paternità, e dell’influenza sociale dei padri.
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Sabrina
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