Le pizzette del forno anni ’80 -’90
Le pizzette rosse del forno, quelle delle merende degli anni ’80, estremamente oliate e gustose, molto sottili al centro e croccanti sui bordi un po’ bruciacchiati.
Si trovavano in ogni forno, ogni panettiere ne preparava e venivano servite piegate a metà, avvolte nella carta oliata, al costo di 500 lire.
Le pizzette rosse del forno sono facili da preparare, perfette per la merenda di grandi e bambini, ideali una festa in casa, per un aperitivo tra amici e per mille altre occasioni!
L’occasione giusta
Sono le pizzette tonde che mi riportano inevitabilmente con la mente al passato, a quando ero bambina o poco più grande.
Ai ricordi del mare, quando intorno a mezzogiorno passava l’uomo delle merende (così lo chiamavo io) che, col suo banchetto indossato a tracolla, vendeva ciambelle fritte e pizzette rosse, da abbinare ad una cedrata fresca.
Oppure ai ricordi della scuola superiore, quando lungo la strada per la scuola, si formava la lunga fila di ragazzi davanti al quel piccolo panificio che vendeva queste deliziose pizzette: la merenda più gettonata ma che metterla nello zaino era un pò rischioso: si correva il rischio di oliare anche qualche libro o quaderno oltre le dita!
Oggi le preparo per la merenda di mio figlio, nonché per il paniere della Rubrica Il Granaio-Baking Time.
Come preparare le pizzette rosse del forno degli anni ’80-’90
Preparare queste pizzette tonde super oliate e super gustose è davvero semplice. L’impasto può esser preparato sia a mano, con tempi di lavorazione un poco più lunghi e utilizzando acqua a temperatura ambiente, oppure in planetaria con gancio ad uncino (J) che permetterà una lavorazione più veloce dell’impasto e necessita di acqua fredda (poichè l’impastatrice tende a scaldare gli ingredienti durante la lavorazione).
L’impasto risulta molto morbido ed appiccicoso e dovrà esser gestito con mani ben infarinate e tarocco (raschietto) altrettanto infarinati, caratteristica che va scemando una volta suddiviso in pezzi e man mano che ognuno di essi viene lavorato e pirlato.
Per evitare che l’impasto assorba troppa farina e risulti poi troppo duro, per il piano lavoro ho utilizzato lo “spolvero”, una farina di riso perfetta per lo spianamento dell’impasto e dona ulteriore croccantezza e gusto alla pasta.
Ogni pallina viene poi stesa molto, molto sottile, cercando di dare una forma tonda e lasciando leggermente più spessore sui bordi: per facilitare questa operazione, mi aiuto con i polpastrelli della mano, esercitando una lieve pressione dal centro verso l’esterno, così da schiacciare l’impasto in modo uniforme; sottile al centro e con un lieve spessore sui bordi. La pressione delle dita deve essere delicata per non stressare troppo la pasta e mantenerne la morbidezza.
Le caratteristiche di queste pizzette sono la cottura che risulta un poco bruciacchiata lungo i bordi, il pomodoro generoso che ne garantisce la giusta umidità e impedisce dunque di seccarsi troppo durante la cottura, nonché l’abbondanza di olio sulla teglia che ne determina cottura, croccantezza e l’unto che le contraddistingue e le rende così irresistibili!
Le altre proposte del paniere odierno:
- Simona: Baci di dama alle mandorle e cioccolato fondente
- Teresa: Bomboloni con impasto allo yogurt greco
- Zeudi: Torta rovesciata alle clementine
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Mamma mia, che fame! Anche io le ricordo come una delle cose più buone (e unte :-P) del mondo e tu mi hai fatto veramente venire voglia di allungare la mano e prenderne una, ma anche due, se si può.
Ma certo che si può! Saresti la benvenuta!
Mi prendi per la gola! Io ricordo queste e le focaccine (unte, anzi untissime, farcite con il prosciutto). Ne prenderei volentieri una 🙂 Un bacio
Difficile non ricordarle!
Qui le focaccine forse non tanto, ma queste sempre, anche al mare “pizzetta e bibita gassata” … Mamma che ricordi!
Mamma che bontà!
Grazie Dany
Sapevo già dal titolo che ne sarei andata pazza! Poi gli anni 80 e 90 sono proprio i miei della mia gioventù, E quindi figurati che ricordi possono rievocare in me. Metà anni 90 ho aperto il mio negozio di pane e gastronomia e ne vendevo tantissime, bravissima i miei complimenti le replicate davvero bene! ?
Quando si dice del legame “cibo/ricordi”!
Sarei stata una tua piccola cliente fedele ? che arrivava con le monetine per l’ora della merenda!
Grazie di cuore, son felice di leggere ciò, grazie grazie grazie!
Se non è unto non mi piace!! La caratteristica di queste pizzette è proprio l’incredibile croccantezza e gusto ! Si divorano in pochi secondi! Sei sicura che avanzano per conservarle??
Grazie mille Teresa!
No, non sono affatto sicura che avanzino, anzi!
Vero, caratteristiche che le rendono cos’ gustose e irresistibile!