Pandolce pasquale olandese

Paasbrood: pandolce pasquale olandese

Il Paasbrood è un lievitato dolce pasquale tradizionale dei Paesi Bassi, uno dei dolci più amati. Si tratta di una vera delizia che racchiude in sé storia, profumi e sapori che celebrano la stagione della rinascita. Conosciuto anche come “pandolce pasquale olandese”, questo dolce è preparato con ingredienti semplici ma ricchi di significato, come l’uvetta, i canditi e la pasta di mandorle, che si nasconde al suo interno come un piccolo tesoro da scoprire.

La Storia e le Caratteristiche del Paasbrood

La tradizione del Paasbrood affonda le radici nella cultura olandese, dove il dolce rappresenta un’interpretazione locale della Pasqua. La sua preparazione richiama la bellezza della primavera e della festività che celebra la resurrezione. Il Paasbrood è una vera festa per i sensi, che unisce la fragranza del lievito alla dolcezza dei canditi e dell’uvetta, il tutto arricchito dalla delicata sorpresa della pasta di mandorle al centro. La sua forma tradizionale è quella di una treccia, ma, a seconda delle varianti regionali e personali, si può trovare sotto forma di una corona o di un pane rotondo.

La Magia della Pasta di Mandorle

Uno degli aspetti più affascinanti e caratteristici di questo dolce è la pasta di mandorle che si trova al centro. Questa deliziosa sorpresa, che si scioglie dolcemente in bocca, dona al Paasbrood una ricchezza unica. La pasta di mandorle, con il suo sapore ricco e leggermente zuccherino, crea un contrasto perfetto con la morbidezza dell’impasto lievitato e la freschezza dei canditi e dell’uvetta. La sua presenza al centro, nascosta e misteriosa, rende il Paasbrood ancora più speciale, come un piccolo segreto che viene rivelato solo quando si taglia il dolce.

La Ricetta: Una Versione Personale

Quando ho deciso di preparare il Paasbrood, ho cercato a lungo una ricetta online. Le varianti sono tante, e ognuna con le sue peculiarità. Dopo aver esplorato diverse versioni, ho scelto di apportare alcune piccole modifiche per renderlo ancora più personale. Una delle modifiche più significative è stata l’eliminazione di burro e latte, sostituendoli con alternative vegetali per ottenere una versione completamente dairy-free. Questa scelta rende il Paasbrood adatto anche a chi ha allergie alle proteine del latte, senza compromettere la bontà e la sofficità del dolce.

Inoltre, ho deciso di dare al dolce una forma più alta e scenografica, scegliendo di farlo lievitare e cuocerlo in uno stampo da plumcake. Questo ha richiesto una modifica dei tempi di cottura per garantire che l’impasto fosse cotto perfettamente anche al cuore, mantenendo quella consistenza morbida e leggera che caratterizza questo dolce pasquale. Il risultato è stato un Paasbrood alto, soffice e con una presenza imponente, perfetto per essere servito come protagonista sulla tavola pasquale.

La Decorazione: Un Tocco di Semplicità

Nel corso delle ricerche, ho trovato diverse presentazioni del Paasbrood: alcune decorate con ghiaccia reale, altre con una semplice spolverata di zucchero a velo. Tuttavia, ho deciso di non appesantire ulteriormente il dolce con decorazioni troppo ricche, considerando che già la combinazione di canditi, uvetta e la morbidezza della pasta di mandorle rendono il Paasbrood estremamente dolce. Una leggera spolverata di zucchero a velo è stata la scelta ideale per mantenere l’equilibrio di sapori, aggiungendo un tocco di eleganza senza appesantire ulteriormente il sapore del dolce.

I Sapori, gli Aromi e la Fragranza

Il Paasbrood non è solo un piacere per gli occhi, ma anche per il palato e per il naso. La sua fragranza è avvolgente, con un profumo di lievito che si diffonde lentamente mentre lievita e cuoce. L’odore del cardamomo si mescola con quello delle mandorle e dei canditi, creando una sinfonia di aromi che invita a gustarlo. Il primo morso è un’esplosione di dolcezza, con la morbidezza dell’impasto che si fonde con la sorpresa della pasta di mandorle, mentre l’uvetta e i canditi aggiungono una nota di freschezza che bilancia la ricchezza del dolce.

Una delle caratteristiche che rende il Paasbrood ancora più speciale è l’utilizzo del cardamomo, una spezia dalle origini antiche, che aggiunge una nota aromaticamente complessa al dolce. Il cardamomo è un seme che proviene dalle bacche di una pianta appartenente alla famiglia dello zenzero, ed è molto apprezzato in cucina per il suo aroma unico, che mescola freschezza, leggermente agrumata, con una sottile dolcezza e un accenno di resina. Solitamente, il cardamomo viene utilizzato in polvere, ma se non si trova facilmente, è possibile aprire le bacche ed estrarre i semi neri, che vanno schiacciati nel mortaio per ottenere una polvere fresca e fragrante. L’aroma del cardamomo dona al Paasbrood una profondità e una ricchezza che arricchisce il gusto senza sovrastare gli altri ingredienti, creando un equilibrio perfetto tra la dolcezza della pasta e il profumo speziato che si sprigiona durante la cottura.

Conclusioni

Il Paasbrood è molto più di un semplice dolce: è una tradizione che porta con sé storia, simbolismo e passione. La sua preparazione, con il suo profumo avvolgente e la sua consistenza soffice, rappresenta un momento di festa e di condivisione. La ricetta che ho scelto di realizzare, con le piccole modifiche personali, ha dato vita a un dolce che, pur rispettando la tradizione, si adatta alle esigenze moderne, mantenendo intatto tutto il fascino e la bontà di questo capolavoro pasquale.

Lo preparo per i miei cari e gli amici della Rubrica Al km 0 che dedica l’uscita odierna alle “Ricette per la Pasqua“. Per il mio Paasbrood ho scelto una farina Manitoba prodotta e venduta da un molino che ha sede nel mio paese natio, Artena (RM), il Molino Fratelli d’Emilia S.r.l., che produce farine alimentari per pastifici e pasticcerie. Mentre le uova che utilizzo nella mia cucina sono uova fresche acquistate da allevatori locali, aziende agricole di dove risiedo.

Paasbrood: pandolce olandese

Recipe by Sabrina Pignataro
5.0 from 1 vote
Course: lievitati dolci, pandolce, dolci di Pasqua, colazione, merenda, dessert, dolci lievitatiCuisine: olandeseDifficulty: alta
Servings

8

servings
Prep time

30

minutes
Leaving time

4

hours 
Baking Time

60

minutes

Il Paasbrood, pandolce pasquale olandese, è un soffice dolce lievitato arricchito da uvetta, canditi e una deliziosa sorpresa di pasta di mandorle al centro. Aromatizzato con cardamomo, che ne esalta il gusto con una nota speziata e fresca, questo dolce è perfetto per celebrare la Pasqua. Preparato con un impasto morbido e lievitato in uno stampo da plumcake, il Paasbrood è decorato con una spolverata di zucchero a velo, per un tocco di eleganza e semplicità, in questa mia rivisitazione dairy free.

Ingredients

  • Impasto
  • 300 g farina Manitoba

  • 120 g bevanda alla soia (in alternativa al latte)

  • 150 g zucchero semolato

  • 100 g uvetta sultanina

  • 50 g scorze arancia candita

  • 20 g burro vegetale (in alternativa al burro classico)

  • 15 g lievito di birra fresco

  • 1 pizzico sale fino

  • 1 cucchiaino cardamomo in polvere (oppure 1 bacca di cardamomo da pestare)

  • 1 uovo a temperatura ambiente

  • 1⁄2 limone (la scorza grattugiata)

  • Pasta di mandorle
  • 150 g zucchero semolato

  • 90 g farina di mandorle

  • 2 tuorli d’uovo

  • 1⁄2 limone (il succo)

  • Lucidare
  • 1 tuorlo d’uovo

  • 1 cuchciaio bevanda vegetale (in alternativa al latte)

  • Decorare
  • q.b. zucchero a velo oppure ghiaccia reale secondo preferenze

Directions

  • Preparare l’impasto
  • In una ciotola, ammollare l’uva sultanina ricoprendola con acqua fredda ed 1 cucchiaio di rum (opzionale).
  • Sciogliere il burro (vegetale nel mio caso) su fiamma bassa, quindi lasciar raffreddare.
  • Dopo aver riscaldato leggermente la bevanda di soia (leggermente tiepida, non calda) trasferirla in un bricco ed unirvi 1 cucchiaino di zucchero. Aggiungere il lievito briciolato e mescolare bene per far sciogliere il tutto.
    Tenere da parte e lasciar attivare il lievito per qualche minuto.

    Nb: la bevanda vegetale (oppure il latte se non si hanno restrizioni alimentari verso questo alimento) deve essere leggermente tiepido. Nel caso la bevanda fosse troppo fredda, non attiverebbe il lievito così come se fosse troppo calda, ucciderebbe i batteri del lievito.
  • Nella ciotola della planetaria, versare la farina ed unire gli altri ingredienti: la scorza grattugiata del limone, il cardamomo, l’uovo leggermente sbttuto e la miscela di soia e lievito.
    Unire anche il burro ormai freddo ed iniziare ad impastare con il gancio a fiìoglia (K), aumentando man mano la velocità.

    Nb: se non si ha il cardamomo in polvere, basta aprire una bacca ed estrarre i semini da ridurre in polvere con un mortaio.
  • Impastare per almeno 10 minuti, sostituendo il gancio a foglia con il gancio ad uncino (J) appena gli ingredienti iniziano a compattarsi, fino ad ottenere un impasto eleastico, liscio e lucido, ben incordato.
    Trasferire l’impasto ottenuto in una ciotola stretta ed alta, coprire con pellicola alimenatre e porre in luogo caldo e scaiutto a lievitare.
    Per facilitare la lievitazione, io lo lascio nel forno spento con la sola luce accesa.
    Lasciar lievitare per 2 ore circa, fino al raddoppio del suo volume.

    Nb: l’impasto può essere preparato anche a mano, seguendo lo stesso procedimento.
  • Preparare la pasta di mandorle
  • In una ciotola unire la farina di mandorle, lo zucchero, i tuorli d’uovo ed il succo di mezzo limone.
    Amalgamare bene gli ingredienti.
  • Trasferire il composto ottenuto sul piano lavoro, lavorandolo su un foglio di carta forno onde evitare che si appiccichi al piano, fino ad ottenere due cilindri lunghi all’incirca 15 cm ognuno.
  • Avvolgere ogni cilindro con pellicola alimentare e riporre entranbi i frigorifero a riposare fino al momento dell’utilizzo e, comunque, per almeno 1 ora.
  • Formare il pandolce
  • Strizzare l’uvetta ormai ammollata e tamponare accuratamente con della carta cucina per asciugarla bene.
  • Trascorso il tempo di lievitazione, riprendere l’impasto e trasferirlo sul piano lavoro leggermente infarinato.
    Stendere leggermente con delicata pressione delle dita e aggiungere l’uvetta ed i canditi.
    Lavorare velocemente per far incorporare uvetta e canditi all’impasto, praticando ripeture pieghe per facilitare questa operazione.
  • Dividere l’impasto in due parti uguali e dare ad ognuna la forma di un rettangolo di circa 15x20cm.
  • Riprendere i cilindri di pasta di mandorle dal frigorifero e disporre un cilindro al centro del rettangolo di impasto. Fare lo stesso con l’altro cilindro e l’altro rettagolo di impasto.
    Avvolgere il cilindro di mandorle con l’impasto, fino a chiuderlo al suo interno ed ottenere così due rotoli più grandi di impasto (con intrappolato all’interno il ciclindro di mandorle).
  • Attorcigliare i due rotoli tra loro, sigillando bene le estremità.
  • Seconda lievitazione e cottura
  • Per il mio Paasbrood ho scelto di dargli una forma più alta, più voluminosa, pertanto ho straferito il torciglione all’interno dello stampo da plumcake rivestito da carta forno.
    In alternativa, per mantenere la forma tradizionale del dolce olandese, bassa e larga, basta trasferire il torciglione sulla leccarda rivestita da carta forno.
    In entrambi i casi, coprire con pellicola alimenatre e lasciar lievitare ancora 1 ora in luogo caldo e asciutto (io sempre nel forno spento con la luce accesa)
  • Al termine della lievitazione, lucidare il pandolce spennellando la suferficie con il tuorlo sbattuto insieme alla bevanda vegetale.
    Procedere dunque con la cottura del pandolce in forno preriscaldato, modalità statica, a 200°C per 20 minuti, poi abbassare la temperatura a 180°C e proseguire la cottura per ulteriori 40 minuti, senza aprire il forno, fino a completa doratura del dolce.

    Nb: nel caso si sia scelto di mantenere una forma bassa del dolce, sarà sufficiente un tempo inferiore di cottura perchè ci sarà mena massa interna (meno superficie spessa, meno volume interno) da cuocere. Pertanto, dopo i primi 20 minuti a 200°C, saranno sufficienti altri 25-30 minuti a 180°C.

    Il tempo di cottura può variare di qualche minuto a seconda della potenza del proprio forno. Per verificarne la corretta cottura al cuore del dolce, procedere co la prova stecchino che dovrà risultare asciutto e pulito. Al contrario, proseguire la cottura per qualche altro minuto.

    Se il dolce risulta colorarsi troppo in superficie prima della fine della cottura, trascorsi i primi 30 minuti sarà possibile aprire il forno e coprire il dolce con un foglio di alluminio.
  • A cottura ultimata, estrarre il pandolce dal forno e lasciarlo raffreddare prima di rimuoverlo dallo stampo.
  • Decorazione
  • Una volta completamente freddo, decorare il pandolce con una spolverata di zucchero a velo o con della ghiaccia reale.
  • Se si decire di decorare con ghiaccia reale, preparare quest’ultima montando a neve ben ferma 2 albumi d’uovo ai quali incorporare poco alla volta 150 g di zucchero a velo, fino ad ottenere un composto denso, liscio e lucido.
  • Trasferire la ghiaccia ottenuta in un cono di carta forno oppure in un sac a poche con punta tonda, quindi decorare il pandolce come da preferenza.
    Lasciar riposare a temperatura ambiente finchè la ghiaccia non sarà solidificata.

Notes

  • Il Paasbrood si conserva a temperatura ambiente, chiuso in un sacchetto di plastica o avvolgilo in un panno di cotone pulito.
    E’ possibile congelare questo lievitato dolce avvolgendolo in pellicola trasparente o inserendolo in un sacchetto per alimenti da congelatore. Sarebbe meglio congelarlo già tagliato in fette così da scongelare poi solo lka quantità necessaria. Per consumarlo, basta lasciarlo scongelare a temperatura ambiente e scaldalo leggermente in forno.
    Consiglio di evitare il frigorifero, poiché il freddo tende a far seccare il pane più rapidamente.
  • L’Idea in più: Se non lo si consuma subito, tagliare il Paasbrood a fette e lasciarle tostare in forno fino a completa doratura, oppure nell’apposito essiccatore per alimenti, così da avere delle fette tostate e biscotatte friabili e golose.

Scopriamo insieme le altre proposte del menù odierno “Ricette per la Pasqua”:

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Simona Nania Vigna
26 giorni fa

Amo tantissimo, lievitati come ben sai, adoro quelli dolci e la presenza delle mandorle rende tutto molto più goloso e morbido. Le brioches dei paesi nordici sono davvero speciali.

Sabrina
26 giorni fa

Ero certa ti avrei conquistata con un lievitato dolce del genere. Spero apprezzerai anche la mia piccola (e obbligatoria per me) reinterpretazione. Un abbraccio grande

Simona Nania Vigna
26 giorni fa
Reply to  Sabrina

Se l’apprezzo? La trovo geniale.🩷

Sabrina
26 giorni fa

Grazie Simo❤️ non sai quanto mi rendi felice!

Daniela
25 giorni fa

Bravissima! Questo pandolce è veramente invitante e particolarmente soffice, adatto alla colazione e non solo. Un abbraccio

Sabrina
23 giorni fa
Reply to  Daniela

Dany, che bello leggere del tuo apprezzamento. Son davvero felice ti piaccia anche perché confermo tutto quello che dici. Ci è piaciuto tanto, soffice e dalla dolcezza unica.
Un abbraccio grande a te mia cara

carla emilia
carla emilia
24 giorni fa

Bellissima questa ricetta, ero molto curiosa di leggerla, e non sono rimasta delusa per niente, brava Sabri!

Sabrina
23 giorni fa
Reply to  carla emilia

Ciao Carla, grazie davvero di cuore.
Amo andare a ricercare delle ricette altrui, studiarne il significato e provare a replicare riadattandole alle mie necessità. Questo pandolce si è prestato perfettamente alle mie esigenze e sono davvero soddisfatta del risultato che, son sincera, è stato gradito molto da tutti.
Un abbraccio grande e grazie ancora!