Mi ritrovo ogni sera a pensare a cosa preparare per il pranzo dell’indomani di topino, non avendo il nido una mensa interna.
Difficile pensare a qualcosa che possa tenere bene per ore (per quanto io voglia e possa prepararglielo la mattina insieme al gallo che canta alle prime luci del giorno!!), difficile pensare a qualcosa che racchiuda un pò tutti i valori nutrizionali, che sia leggero, che sia buono e che stuzzichi il suo palato….
Difficile sopratutto se si pensa al pesce come pranzo per un topino che inizia a sviluppare un proprio gusto personale a tavola ed entra, come tutti i bimbi, nella fase del rifiuto proprio di quegli alimenti sani e genuini quali, appunto, il pesce e le verdure…..
Ma con qualche piccolo trucchetto, qualche gioco di colore, ecco che un semplice filetto di platessa diventa un piattino interessante da gustare colore dopo colore ….. e mamma così è contenta !!
Ingredienti:
(per 2 adulti ed 1 topino)
6 filetti di platessa
5-6 pomodorini ciliegini
1 carota
1 costa di sedano
1 piccolo spicchio di cipolla
30 gr pinoli
100 gr rughetta
semola di grano duro (semolino per gnocchi alla romana)
olive verdi “Bella di Cerignola” Cascina San Cassiano q.b.
olio evo
sale
Preparazione:
Mondare e lavare la carota ed il sedano e tagliarle a dadini piccoli, pulire la cipolla e ridurla anch’essa a dadini piccoli. Disporre la dadolata in un’ampia padella antiaderente, unire un filo d’olio e far appassire a fiamma bassa.
Nel frattempo lavare con acqua corrente i filetti di platessa, asciugarli delicatamente con carta da cucina e impanare con la semola di grano duro.
Aggiungerli alla dadolata di verdure, alzare la fiamma e far dorare da ambo i lati avendo cura di girare i filetti una sola volta e delicatamante per non farli rompere.
Aggiungere i pomodorini che nel frattempo avremo spellato, ridotti a pezzettini e schiacciati grossolanamente con una forchetta.
Salare ed unire le olive verdi, coprire con un coperchio e far andare a fuoco basso per una decina di minuti.
Mentre il sughetto alle olive cuoce, preparare il pesto di rughetta sciacquando quest’ultima con acqua corrente, strizzarla bene con le mani e passare al mix con un cubetto di chiaccio, un cucchiaino d’olio evo ed i pinoli.
Impiattare i filetti con la salsa alle olive e coprire con il pesto di rughetta: l’amaro del pesto si sposta perfettamente con i filetti e la salsetta alle olive.
Avendo cura si spezzettargli le olive, questo piatto è stato un successone anche per il palato “ribelle” del bambino !
Venerdì (giorno del pesce e della mia platessina) la provo!!! Che delizia hai creato stella! Una bontà! Un bacio e buonanotte!
Buondì Ely,
ma come farei semza di te!!!
Sei sempre tanto cara, grazie!
… Se venerdì la provi, fammi sapere che ne pensi.
Un abbraccio grandissimo
Buona la platessa in questo modo!
Ciao cara,
si è un contrasto di amaro e dolce tra il pesto e la platessa che (con la nota acidula del pomodoretto fresco) rende il piatto interessante…. poi ripeto, è buono anche per i piccini!!
Un abbraccio
Ha dei bellissimi colori, a volte basta poco per rendere un piatto più prelibato, baci 🙂
Ciao Rosalba,
hai ragione!
Sopratutto se si vuol proporre quel piatto ad un bambino, i colori possono fare la differenza e dare una mano …. una grande mano!!
Un abbraccio grande
Non so mai come cucinare la platessa per renderla gustosa e saporita…grazie per questa idea!
Ciao Donatella,
grazie a te!
Un abbraccio
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