Il coniglio alla maniera di Verrès è un secondo piatto a base di carne ricco di gusto. La preparazione del piatto richiede una lunga marinatura iniziale della carne che aiuta a conferirne gusto e aroma alla stessa, anche la cottura è lenta per una carne morbida e succulenta.
Un secondo piatto gustoso, perfetto per un pranzo o una cena in famiglia, così come per una ricorrenza speciale.
La ricetta è tratta dal mio libro di ricette valdostane e nella ricetta originale era la lepre la carne utilizzata. Ho seguito la ricetta tradizionale valdostana pur sostituendo la lepre con il coniglio e riadattandola alle mie necessità alimentari sotituendo il burro classico con l’alternativa vegetale dello stesso.
Ed è la ricetta che ho scelto per l’appuntamento odierno con la Rubrica L’Italia nel piatto ed il menù “Animali da cortile”
Il coniglio e la lepre: differenze e territorialità
Il coniglio è uno degli aniali definiti “da cortile”, ossia quegli animali di piccola taglia che offrono sostentamento per l’uomo e/o per scopi ornamentali, che possono essere tenuti liberi o in gabbia (è importante che quest’ultime siano in grado di garantire agli “ospiti” una vita dignitosa e che ne rispettino i diritti).
Pur appartenendo alla stessa famiglia, lepre e coniglio hanno ben poco in comune!
Oltre a differenze morfologiche (la lepre è più grande ed ha orecchie più lunghe), le lepri sono più solitarie rispetto al coniglio che, invece, ha un’indole più docile, affettuosa e socievole.
Anche nelle carni ritroviamo spiccate differenze: la carne di lepre ha un colore rosso scuro ed è molto succosa e ricca di fibre. Le sue carni hanno uno spiccato sapore selvatico, aromatico e deciso.
Al contrario, la carne di coniglio ha un colore chiaro, biancastro, assai magra ed un po’ fibrosa ma di facilissima digestione. Ha un notevole potere nutritivo ed il sapore ricorda vagamente quello del pollo data la sua delicatezza.
Curiosità sulla lepre
In Italia esistono quattro differenti tipi di lepre:
- la lepre alpina: che vive esclusivamente nei pascoli d’alta montagna nelle Alpi,
- la lepre comune: autoctona dell’Italia settendrionale ma diffusa ormai in tutta la Penisola, immessa dall’uomo in diversi territori per consentirne la caccia,
- la lepre italica: autoctona dell’Italia meridionale, oggi ne restano pochi esemplari a causa della sua impietosa caccia nonchè soppiantata dalla lepre comune,
- la lepre corsicanus: un esemplare appartenente alla spesie italiaca che si trova esclusivamente in Sicilia, scomparsa completamente nelle altre regioni.
Curiosità sul coniglio
I primi tentativi di allevamento dei conigli risalgono ai tempi dei Fenici ed è il coniglio europeo l’unica specie ad esser stata addomesticata.
Che si tratti di coniglio domestico o selvatico (o anche di lepre), il movimento del naso del coniglio non ha nulla a che fare con la respirazione: sembra infatti che il movimento del naso stia ad indicare lo stato dell’animale, il suo umore.
Quando il coniglio muove il naso velocemente sta ad indicare interesse e attenzione nell’animale, che aumenta proporzionalemnte con l’aumentare del movimento del suo naso. Un movimento lento del naso invece indica uno stato di rilassamento, mentre l’interruzione improvvisa di questo movimento sta ad indicare stress o preoccupazione nell’animale.
Esiste un Registro anagrafico dei conigli in Italia ed è curato dall’Associazione Nazionale Coniglicoltori Italiani, che ne conta ben 43 razze differenti.
Scopriamo insieme le proposte delle altre regioni:
Piemonte: Pollo in carpione
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Liguria: Pollo con limoni e erbe aromatiche
Lombardia: Cosce di pollo con pancetta al marsala – “giambonitt de pollaster”
Trentino-Alto Adige: Cosciotto di coniglio ripieno di funghi con polenta
Veneto: Coniglio in salsa agrodolce della Val Leogra
Friuli Venezia Giulia: non partecipa
Emilia Romagna: Pollo e pere, ricetta di Ferrara
Toscana: Piccione in arrosto morto
Umbria: Pollo all’arrabbiata con torta al testo e erba
Marche:
Lazio: Pollo alla cacciatora
Abruzzo: Pollo alla Franceschiello: ricetta tipica abruzzese
Molise: U Gallucc ciff e ciaff
Campania: Straccetti di tacchino con papaccelle e patate
Puglia: Triddhi con brodo di tacchino
Basilicata: Pollo con peperoni alla lucana
Calabria: Coniglio agli odori di Calabria
Sicilia: Pollo al Limone
Sardegna: Cabonischeddu a prenu (pollastrello ripieno)
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Un piatto davvero molto interessante, che assaggerei volentieri! Cucino troppo poco il coniglio, da piccola li allevava mio zio e quelli avevano carni davvero speciali…
Un abbraccio e buon fine settimana 🙂
Sabri che bella ricetta che ci hai proposto, davvero molto saporita! e quante informazioni interessanti, grazie di averle condivise!
Una ricetta ricca di sapori. Complimenti anche per il bellissimo post ricco di informazioni.
Molto invitante questa ricetta Sabrina! Adoro il coniglio e da piccolina ho mangiato anche la lepre, perché (ahimè) mio nonno era cacciatore. Interessanti anche le info su questi animali simpatici! Bravissima!
Un abbraccio,
Mary
Squisito questo modo di cucinare il pollo, bravissima Sabri!
Che bella ricetta! Sarà che a me il coniglio piace e quindi ben vengano idee nuove!!
ciao
elisa
[…] ANNI IN 70 RICETTE” Polpette di pollo agli agrumi con pistacchi e mandorle #previenimangiando Coniglio alla maniera di Verrès Coniglio in agrodolce con […]
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