La saba, o sapa, è un condimento tipico dell’ Emilia Romagna, Marche e Sardegna, dove è considerata tra i sapori tipici dell’alimentazione contadina. È uno sciroppo d’uva che si ottiene dal mosto appena pronto, di uva bianca o rossa. La sapa viene detta infatti anche “mosto cotto”.
Il mosto viene versato in un paiolo di rame, è pronta quando si sarà ridotta ad un terzo della sua quantità iniziale. Risulta molto dolce e si conserva benissimo proprio grazie al tenore zuccherino. Viene utilizzata per la preparazione di diversi dolci.
Ho arricchito così il mio ricettario aggiungendo alle ciambelle al vino (che trovate qui) queste deliziose ciambelline alla Saba, realizzate con la Saba (Dressing) Leonardi , ottenuta dalla lenta cottura di mosti di uve di Trebbiano e Lambrusco.
Volete saperne di più su questo prodotto delizioso? Basterà continuare la lettura della ricetta per scoprire tante curiosità in merito.
Ingredients
- 250 gr di farina 00
- 250 gr di farina manitoba
- 160 ml di Saba Leonardi
- 100 gr di olio di semi
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaio di miele
- 2 cucchiaini di succo di limone
- per il lievitino
- 40 ml di acqua tiepida
- 10 gr di lievito di birra disidratato
- 1 cucchiaino di zucchero
- zucchero a velo per decorare
Directions
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PROCEDIMENTO:
Prepariamo il lievitino sciogliendo il lievito disidratato nell’acqua tiepida insieme allo zucchero. Coprire e non appena inizia a formarsi la schiuma, versare sul mix di farine disposte a fontana sul piano da lavoro.
Disporre le due farine a fontana sul piano da lavoro e praticare un foro al centro dove andremo a versare il lievitino, metà della dose indicata di Saba Leonardi, e tutti gli altri ingredienti.
Iniziare a lavorare dapprima incorporando poca farina alla volta con una forchetta, poi iniziare ad impastare con le mani, aggiungendo la restante Saba poca alla volta. Impastare fino ad ottenere un panetto liscio e morbido, ma non appiccicoso. Coprire con un panno e lasciar riposare per 30 minuti.
Trascorso il tempo di riposo, riprendere il panetto che risulterà raddoppiato di volume.
Infarinare leggermente il piano da lavoro e stendere il panetto con un mattarello ad uno spessore di circa 1 cm. Con un coppapasta per ciambelle ritagliare le nostre ciambelline e disporle su una teglia rivestita da carta forno.
Cuocere in forno già caldo a 180°C per 20 minuti circa e comunque fino a doratura.
Sfornare e lasciar raffreddare completamente prima di spolverarle con dello zucchero a velo e gustarle pucciate in un bicchierino di deliziosa Saba Leonardi.
Lo sapevi che
Origini
Il termine “Saba” deriva dalla parola “sàpa” e rimanda al termine latino “sàpor”, sapore.
La preparazione della Saba risale al tempo dei romani, come testimoniato dal cuoco romano Apicio.
Anche lo scrittore e gastronomo Pellegrino Artusi la inserì nell’opera “La scienza in cucina e l’arte del mangiare bene” (1891), descrivendola come“sciroppo d’uva (che) può servire in cucina a diversi usi poiché ha un gusto speciale che si addice in alcuni piatti”.
Caratteristiche
Si tratta di uno prodotto molto dolce ottenuto dal mosto appena pronto di uve bianche (soprattutto di varietà Trebbiano) oppure rosse, il cui colore varia di tonalità in base alle varietà utilizzate.
Di fatto è uno sciroppo che si ottiene scaldando a fuoco diretto il mosto in una caldaia, fino a quando la concentrazione non supera il 65% degli zuccheri. La cottura varia dalla 24 alle 36 ore in funzione della massa di partenza del vitigno e del grado zuccherino.
Usi in cucina
Nella tradizione contadina la Saba veniva impiegata nella preparazione di molti dolci in sostituzione di miele e zucchero ed era molto gradita ai bambini che, durante l’inverno, la mescolavano con la neve appena caduta, per creare gustosi sorbetti artigianali.
Con la saba vengono bagnati dolci, ravioli, tortelli e crostate; arricchito il ripieno dei tortelli dolci e sabadoni ed è un ingrediente del famoso “pane di Natale”.
Ma non si usa solo per i dolci, è ottima per accompagnare formaggi stagionati, tagliati a fetta grossa o in scaglia oppure per condire fagioli, castagne, ceci.
Grazie a Federica de Acetaia Leonardi per tutte le curiosità inviatemi ^_*
Sono deliziose…bellissime e molto buone di certo…il genere di dolcino che rappresenta una coccola in tanti momenti della giornata!Ti abbraccio!
Voglio provarle con il lievito madre. Ottima ricetta!
Questi biscotti devono essere divini..quel liquore me lo scolerei direttamente dalla bottiglia 😛
Adoro la sapa nei dolci ma anche nei salati! Consumo litri ogni anno! Ottime le tue ciambelline!
Queste ciambelline hanno un aspetto delizioso e pucciate nella Saba devono essere divine. Buon fine settimana Sabry
Alcuni dei vostri commenti a questo post sono ahimè andati persi in fase di trasloco da “blog spot” a qui!
Mi spiace molto non aver più la possibilità di leggerli, commenti che ho apprezzato moltissimo. Li porto però con me nel cuore <3
Grazie mille amiche ed amici miei <3