La ciambella all’avena e arancia è un dolce nutriente e gustoso, morbido ed umido, dal gusto intenso e ricco di note aromatiche. E’ una torta da credenza perfetta per ogni momento della giornata, che conquista grandi e piccini.
La ciambella all’avena è un dolce genuino e ricco di fibre, che si prepara in pochissimi minuti e senza l’aggiunta di latte e burro animali, pertanto questa ciambella all’avena e arancia è un dolce senza lattosio e senza proteine del latte, ideale dunque per intolleranti allo zucchero del latte (lattosio) o allergici alle proteine del latte (caseina).
Ad impreziosire nel gusto e nelle qualità questa ciambella all’avena c’è l’aggiunta di succo di arancia fresca, che rende la ciambella estremamente profumata e deliziosa, morbida e sana, apprezzata sia dai cultori della salute che dai golosi di dolci genuini fatti in casa.
La ciambella all’avena e arancia è un dolce che sazia e gratifica, impedendo (o limitando) di cedere a spuntini meno salutari, grazie alle fibre dell’avena: l’avena, infatti, è un alimento ricco di fibre, essenziali per una buona salute digestiva e che aiutano a mantenere un senso di sazietà a lungo. Inoltre, l’avena è ricca di importanti nutrienti tra cui vitamine del gruppo B, magnesio, ferro e zinco.
Ingredienti: sostituzioni e varianti
Così come per ogni ricetta, anche questa torta di avena all’arancia può esser “acconciata” secondo proprio gusto! E’ bene tenere presente però, che ogni variante/sostituzione che si apporta ad una ricetta, determinerà un sapore, odore e consistenza differente alla ricetta stessa.
Ma quali sono le varianti e le sostituzioni che si possono apportare a questo dolce? Di segutito l’elenco ingrediente per ingrediente:
- Farina: utilizzando la sola farina di avena integrale, la torta tenderebbe a sbriciolarsi eccessivamente. Per questo motivo aggiungo farina di maiorca e fecola. Al posto della farina di maiorca si può utilizzare farina per tutti gli usi (tp.00 – tp.0 – tp.1 – tp.2, che mantengono ancor meglio la struttura del dolce) oppure farina integrale (facendo attenzione però a non indurire troppo l’impatso, in tal caso, riproporzionare il dosaggio dei liquidi) o, ancora, altre farine senza glutine.
- Fecola: al posto della fecola di patate, si può usare la maizena (amido di mais).
- Succo d’arancia: al posto della spremuta appena fatta, si può aggiungere del succo di arancia confezionato (attenzione però agli zuccheri aggiunti, tra le altre), della spremuta di clementine, oppure optare per il latte animale (se si può assumere questo alimento) o una bevanda vegetale (come quella di anacardi, di mandorle, di riso, di soia, di frutta secca in mix, etc…).
- Frutta secca: tagliata grossolanamente, si può aggiungere o meno, dipende dai gusti personali. Io ho scelto i soli anacardi perchè mi piacciono particolarmente per la loro delicata dolcezza, che va a smorzare un pò quelle note amare e decise (intense) delle farine da me utilizzate. Si può però creare un mix di frutta secca a proprio gusto, oppure sostituirla (in parte o in toto) con dell’uvetta secca, della frutta liofilizzata (come more, mirtilli etc…) o, ancora, optare per del cioccolato a scaglie o in gocce.
- Olio: che sia olio di girasole o olio di arachide non cambia molto. Se si sceglie invece dell’olio di oliva, bisogna oprtare per una qualità dal gusto molto delicato, onde evitare di sovrastare gli altri salori. Per un tocco di esotico (solo nel profumo), si può scegliere l’olio di cocco.
- Zucchero muscovado: è un tipo di zucchero di canna dal colore scuro, parzialmente o totalmente raffinato, a cui viene aggiunta una percentuale di melassa, che gli conferisce il suo caratteristico sapore. Molto scuro e leggermente più granuloso e appiccicoso rispetto alla maggior parte degli zuccheri di canna, caratteristiche che ritroviamo nel dolce, sia in termini di colore che di dolcezza. Inoltre, il muscovado garantisce una umidità particolare al dolce e richiede una quantita’ inferiore rispetto allo zucchero semolato; il che rende il sapore del dolce intenso, ma allo stesso tempo molto più salutare. Da ciò si evince che può esser sostituito da zucchero di canna tradizionale o zucchero semolato classico, aumentando la dose di questi ultimi due (circa 180 g di zucchero semolato -200 g di zucchero di canna). Si può mantenere questo dosaggio pur utilizzando zucchero semolato ma aggiungendo ad esso 2 cucchiai di miele. Se si utilizza il solo muscovado come da ricetta sottostante, ma si preferisce un gusto più dolce della torta, basterà aggiungere 1 o 2 cucchiai di miele oppure della frutta secca nell’impasto (come uvetta o datteri spezzettati).
- Cannella: io l’adoro e la metto quasi ovunque. Se non piace invece, si può omettere tranquillamente, ma credimi, ci sta davvero una favola nei dolci! Al suo posto si può utilizzare della vaniglia, della buccia grattugiata di agrumi (che va ad esaltare ancor più le note agrumate già presenti nel dolce), della noce moscata. Prova altrimenti a creare un mix di spezie in polvere tra cui cannella, chiodi di garofano, noce moscata, anice e un pizzico di pepe nero: questo mix renderà il dolce davvero unico in termini di aroma e retrogusto in bocca!
- Sale: quel pizzico di sale aggiunto all’impasto non farà altro che esaltare le note dolci della torta! Ma mi raccomando: un pizzico!
- Liquore Strega: non è indispensabile, si può tranquillamente omettere o sostituire con altro liquore. Ma questo specifico liquore racchiude in se un bouquet di aromi straordinario, che richiama sia le spezie utilizzate, sia le note dello zucchero muscovado. Insomma, la sua mancanza non renderà meno delizioso il dolce, ma la sua presenza ne esalta notevolmente l’aroma tanto da toccare tutti i sensi…
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Sabrina
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