La bagna cauda è una ricetta della tradizione piemontese, un intingolo a base di aglio, olio e alici dal gusto intenso e sapido.
La lunga e lenta cottura va a smorzare il gusto forte e predominante dell’aglio, rendendo l’intingolo facilmente digeribile e sorprendentemente delizioso per chi (come me) lo prova per la prima volta.
La bagna cauda, che tradotta in italiano significa “salsa calda” fa parte della tradizione culinaria piemontese e contadina, anche se le sue origini non sono ben note.
“Salsa calda” perchè come la tradizione vuole, la bagna cauda viene servite negli appositi recipienti individuali in terracotta chiamati fojot o fujot, i quali hanno nella parte sottostante una fiamma che mantiene in caldo il recipiente e, di conseguenza, l’intingolo al suo interno.
Come tutte le ricette della tradizione, anche della bagna cauda esistono diverse versioni che vedono una prima cottura dell’aglio nel latte o nella panna per renderlo più delicato prima di sottoporlo a nuova cottura nell’olio.
La bagna cauda viene servita accompagnata da verdure di stagione, cotte o crude.
Non sprecare:
La tradizione vuole che venga aggiunto al “fondo” della bagna cauda che avanza un uovo strapazzato.
Ma la bagna cauda che non viene consumata, diventa anche un meraviglioso condimento per la pasta, soprattutto gli spaghetti!
Curiosità: bagna cauda Patrimonio Unesco
Dopo lunghe ricerche in rete, non ho trovato grosse differenze sulla preparazione di questo intingolo se non sulle quantità degli ingredienti stessi.
Ho cercato di riproporre quella che, in base alle ricerche fatte, ha la quantità di ingrediente più simile alle altre e che mi sembrava più da replicare.
Eppure sembra ci sia una ricetta ufficiale, depositata alla Camera di Commercio di Alessadria, che cuctodisce la vera ricetta della Bagna Cauda.
In base all’articolo de La cucina italiana, sembra ci sia anche un vero e proprio galateo per consumare questo intingolo a regola d’arte.
Chiedo venia a tutti i piemontesi che potranno riscontrare qualche difetto nella mia ricetta, primis tra tutti la mancanza di un fujot! Ho cercato di porre rimedio come meglio potevo.
In ogni caso, ben vengano i vostri consigli per poter replicare la ricetta ad hoc come solo voi piemontesi sapete fare.
Ricette in campo
La bagna cauda è la prima delle ricette che entrano a far parte della nuova Rubrica “Ricette in campo“.
Come funziona? Ogni settimana sceglierò una partita del Campionato di Serie A, quindi prepararerò due ricette, una per ognuna delle due squadre da me scelte.
Posterò la prima ricette di lunedì, la seconda di mercoledì. Il venerdì si apriranno le votazioni sulla pagina dedicata e si potrà votare fino alla domenica (fino all’inizio della partita stessa).
Tutti coloro che parteciperanno al gioco, riceveranno una mail contenente un buono sconto da utilizzare sul sito Eccefood.com quale ringraziamento per aver partecipato al gioco.
Ed è la bagna cauda la ricetta che va a rappresentare il Torino che sfiderà la Fiorentina domenica 9 gennaio 2022.
Cosa fare ora
Aspetta mercoledì per scoprire la “ricetta sfidante”, poi torna venerdì e vai sulla pagina dedicata alle “Ricette in campo” per votare la tua ricetta vincente!
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Fantastica prospettiva… Devo assolutamente provare la bagna cauda che, per me, è un orizzonte ancora inesplorato. Comunque, merito del tuo meraviglioso articolo se ho la curiosità così stuzzicata… Grazie!
Le tue parole mi riempiono di gioia e sono gratificanti per il mio lavoro.
È una salsa davvero particolare, le parole non rappresentano al meglio la sua bontà!
Spero di poter tornare presto a Torino e provarla da chi è abile nel prepararla, ne conosce trucchi e segreti.
Sfiziosa
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