Allergia alimentare e alimentazione anallergica: come comportarsi a tavola quando ci sono tra gli ospiti persone con allergie alimentari?
Nella maggior parte dei casi la cosa migliore è preparare un menù ad hoc con pietanze che siano adatte a tutti e non mettano in difficoltà né l’ospite, né la padrona di casa.
La scelta più pratica è dunque quella di studiare un menù completamente privo dell’alimento allergene. In ogni caso, la principale accortezza è quella di evitare le contaminazioni.
Cos’è la contaminazione incrociata
Per contaminazione si intende di “contatto incrociato” (o contaminazione incrociata) e si verifica quando un alimento entra in contatto con un altro cibo e le loro proteine si mescolano. Di conseguenza, qualsiasi alimento conterrà piccole quantità dell’alimento allergene.
Anche queste piccole quantità (come già specificato) possono causare reazioni alle persone con allergie alimentari.
Come impedire le contaminazioni
Per impedire questa contaminazione è opportuno osservare delle piccole regole di corretta gestione dei cibi:
- è fondamentale una pulizia accurata con acqua e sapone (meglio ancora se si utilizzano appositi disinfettanti) di tutto ciò che entra in contatto con il cibo, dagli utensili da cucina al piano lavoro, dai contenitori al pentolame;
- evitare il contatto diretto dei cibi stessi, sistemando i diversi alimenti in scomparti differenti e utilizzando appositi contenitori con coperchio;
- lavarsi accuratamente le mani prima di toccare i diversi alimenti ed indossare guanti separati per maneggiare uno o l’altro alimento, riducendo così all’impossibile la contaminazione tra essi.
Per avere un quadro più chiaro e dettagliato su cosa fare per evitare contaminazioni alimentari, consiglio di consultare il sito FARE (Food Allergy Research and Education), un’organizzazione statunitense che si occupa della ricerca, informazione e supporto per i soggetti delle allergie alimentari.
Consigli pratici anti-contaminazione
Quando si vive con un soggetto affetto da allergie alimentari, seguire alcune accortezza può facilitare la vita di tutti i giorni. Ecco allora una serie di consigli per un aiuto in cucina:
- utilizzare utensili e stoviglie separati per preparare e servire i diversi cibi;
- scegliere colori diversi per identificare stoviglie e utensili da cucina sicuri e riporli in un’area designata;
- se si preparano più alimenti, cucinare prima gli alimenti antiallergici;
- tenere gli “alimenti sicuri” coperti e lontano da altri che potrebbero schizzare durante la cottura;
- se si commette un errore, per distrazione o sbadatezza, preparare ex novo l’alimento (previa corretta pulizia di tutta l’attrezzatura da utilizzare). MAI eliminare l’allergene dal piatto perché il cibo non è più sicuro in quanto la contaminazione è già avvenuta!
- lavarsi le mani con acqua e sapone prima di toccare qualsiasi alimento, utilizzando sapore e acqua (i gel igienizzanti da soli non sono in grado di rimuovere un allergene);
- lavare tovaglie e tovaglioli con acqua e sapone dopo aver consumato i pasti;
- non condividere cibo, bevande o utensili.
Grazie alle procedure igieniche HACCP possiamo contenere i rischi e mantenere il controllo sugli alimenti che prepariamo e consumiamo. È opportuno quindi che anche un genitore, con un figlio con allergie alimentari, segua le suddette procedure, così da essere informato e fare proprie queste norme di sicurezza.
Come accennato nell’articolo “Allergia alle proteine del latte“, l’allergia al latte colpisce soprattutto i bambini, ed è con loro il lavoro più arduo da seguire per insegnar loro a rinunciare alle varie leccornie che possono venire offerte da coetanei o altre persone ignare dell’allergia.
È a loro soprattutto che dobbiamo dedicare tempo e pazienza per far capire che non bisogna condividere cibo e bevande quando sono a scuola, con gli amici o ad una festicciola.
Esempi di contaminazione incrociata
Spesso si cade in gesti semplici come la rimozione di un alimento allergene dal piatto destinato al soggetto con allergia alimentare, senza sapere che il resto della pietanza ha ormai subito una contaminazione.
L’esempio più calzante è rimuovere il formaggio dal cheeseburger: la rimozione del formaggio non garantisce al soggetto una tranquillità alimentare poiché i diversi alimenti sono entrati in contatto e la contaminazione è ormai avvenuta.
C’è poi la contaminazione per contatto indiretto: è il caso dell’utilizzo della stessa pentola per la cottura dei due alimenti o il maneggiare entrambi senza lavarsi le mani.
Riprendendo l’esempio del cheeseburger, la contaminazione per contatto indiretto avviene utilizzando la stessa piastra per cuocere un cheeseburger e poi un semplice burger, utilizzando la stessa paletta o anche semplicemente maneggiando il formaggio e, senza lavarsi le mani, toccare il semplice burger.
Articolo scritto per AIFB-Associazione Italiana Food Blogger. Puoi leggere l’articolo completo cliccando qui.
Disclaimer
Ricordo che la scelta e la prescrizione di una giusta terapia, come una terapia dimagrante o una dieta anallergica, spettano esclusivamente al medico curante e/o ad un medico specialista, che sono gli unici in grado di valutare anche eventuali rischi collaterali (quali intossicazioni, intolleranze, allergie alimentari). Tutte le notizie, preparazioni, ricette e suggerimenti contenuti in questi miei articoli hanno carattere puramente informativo, non avendo io le qualifiche per fare delle valutazioni personali e/o individuali. Tutte le informazioni condivise in questi miei articoli relativi a determinate esigenze alimentari, sono frutto di uno studio personale effettuato per esigenze personali e/o semplice approfondimento personale sull’argomento stesso.
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