Il 2009 non
è stato uno dei migliori anni per me: tanti cambiamenti importanti e radicali
nella mia vita, tante delusioni a livello personale e familiare, la chiusura
della mia attività poco prima, l’incidente di Fabrizio ed i tanti interventi alla gamba subiti, ma sopratutto una
grande e sofferente perdita e la scoperta di tante buggie e menzogne …
Di certo non
è stato l’anno più roseo e sereno della mia vita.
Però poi è
arrivata l’estate e quel viaggio improvviso, senza organizzazione, senza
pianificazione, senza una meta definita, della serie “prendi e parti”
come, in fondo in fondo, piace a me!
Ed è stata
una cura miracolosa per quel senso di fallimento, vuoto e tristezza che sentivo dentro
….
Così quella
mattina prendiamo una valigia, ci mettiamo dentro alcuni cambi di abito,
qualche maglia a maniche lunghe che non si sa mai, e partiamo verso una meta
ancora non chiara.
L’unica cosa
certa era la prima tappa: Torino, a far visita a dei carissimi amici e scoprire
una città sorprendentemente fantastica.
Il soggiorno
da loro è stato breve ma sufficente per ammirare anche delle meraviglie della
città, come “Il Parco del Valentino”
con le sue innumerevoli e colorate varietà di piante e fiori,
oppure la Basilica di Superga
la famosa Mole Antonelliana
e tante, tante altre meraviglie che (onestamente) non mi aspettavo di trovare …
Poi via verso mete nuove!!
Saliamo
ancora verso la Valle d’Aosta ed ad ogni paesello che incontriamo, siamo
tentati di fermarci tanto veniamo conquistati da quelle atmosfere e quei
colori e forme tipiche di quei posti ….
Ma a
catturarci il cuore è stato Cogne!
Questo
grazioso paese, collocato nella parte meridionale della Valle d’Aosta, è
circondato da una vellutata distesa verde: i Prati di Sant’Orso.
Incastonata
ai piedi del massiccio del Gran Paradiso, con boschi di conifere e betulle
sullo sfondo, Cogne offre infinite bellezze naturali che si estendono a perdita
d’occhio verso le vette innevate, sebbene in piena estate, e dalle distese
verdi ed i pascoli e i corsi limpidi dei torrenti, regala paesaggi
contrastanti e spettacolari!
Abbiamo
alloggiato in un hotel molto grazioso e curato, a conduzione familiare,
dove l’accoglienza e la gentilezza, la qualità dei servizi ed il calore
di relazioni umane autentiche, l’hanno fatta da padrone in questo nostro
soggiorno da favola !
Sembrava di
vivere in un luogo incantato: mai provata prima una sensazione di serenità e
pace come quella!
E godendo di
questo paradiso, ci siamo persi in lunghe e bellissime passeggiate tra i sentieri,
nel cuore del Parco nazionale Gran Paradiso.
A malincuore salutiamo questo angolo incantato e ci dirigiamo verso una nuova meta: il Monte Bianco …..
Courmayeur è il paese che ci ha ospitati prima del nostro viaggio di ritorno ….
La cosa più sorprendente di questa vacanza, era (per me che avevo sempre e solo vissuto il mare) lo stare sulla neve in piena estate, vestiti a mezze maniche, a ben 3800 mt sul Monte Bianco
…
Io che ho sempre snobbato tanto la montagna, che l’ho sempre barattata senza batter ciglio con spiagge ed ombrelloni, proprio io, non avrei mai pensato che questi posti, questi panorami, potessero catturarmi tanto il cuore!
E’ stato un viaggio meraviglioso, un viaggio che ha riportato serenità in me …. un viaggio che non può essere ripetuto per non togliergli tutto quel fascino, tutta quella magia, di cui vive e si nutre nei miei ricordi ed in questi pochi scatti ….
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E proprio soggiornando in quel grazioso e caratteristico hotel, siamo stati coccolati e viziati da tutte queste accortezze che ci
riservavano, non solo nell’accoglienza, ma anche a tavola, dove ci proponevano
sempre delle pietanze nuove e particolari ….
E questa, in particolar modo, si è meritata il suo bel posto nei miei ricordi, con questo suo strano ed interessante connubio tra legumi e frutta….
Sto parlando del “matrimonio” tra due legumi (che io adoro) e le tipiche mele Jonagold della Val d’Aosta, impreziosito per questa occasione dalla mousse di foie gras Cascina San Cassiano.
Ingredienti:
(per 4 persone)
150 gr lenticchie di Castelluccio
150 gr fagioli adzuki
2 spicchi d’aglio
1 foglia di alloro
3 fette di pancarré
80 gr di mousse di foie gras Cascina San Cassiano
1 mela Jonagold
erba cipollina
1 limone
1 mandarino
olio extra vergine d’oliva
sale
pepe
Preparazione: 15 minuti + il riposo
Cottura: 40 minuti
Difficoltà: facile
Procedimento:
Cuocere le lenticchie di Castelluccio in acqua salata con uno spicchio d’aglio per 40 minuti circa, quindi spegnere il fuoco, aggiustare eventualemente di sale e lasciar raffreddare.
Nel frattempo, in una padella antiaderente, tostare con un cucchiaio d’olio i fagioli adzuki, coprirli con acqua, aggiungere la foglia di alloro e far cuocere per circa 20 minuti. Scolare e salare.
Preparare la citronette: emulsionare in una ciotola il succo di limone con il succo del mandarino insieme con 4 cucchiai d’olio, sale, pepe e 2 cucchiai di erba cipollina tagliata molto finemente sbattendo con una forchetta.
Sbucciare la mela, eliminare il torsolo, tagliarla a dadini ed unire alla citronette.
Aggiungere i due tipi di legumi e lasciar marinare per 30 minuti.
Nel frattempo tostare le fette di pancarré, togliere la crosta e spalmarle con la mousse di foie gras; quindi tagliare a quadratini ed ancora a formare dei triangoli.
Servire le lenticchie con i crostini appena preparati.
……… E buon appetito!
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Con questa ricetta e questo racconto, partecipo al contest di cascina San Cassinao
“Racconto d’Amore, ricetta del cuore”
Che bel racconto cara, meriteresti davvero di vincere il contest!! Eh sì, da trapiantata per lavoro poso confermare che Torino è una città davvero sorprendente, se i tuoi amici vivono ancora qui ti consiglierei di fare di nuovo una capatina, magari verso il periodo di Natale per cogliere tutto il magico fascino di questa città… 🙂 Favolosa ricetta! Un abbracio!
Elisa
Ciao cara,
grazie mille!
Si, mi piacerebbe molto ripetere il viaggio…sicuramente tornerò su con il mio topino stavolta per far godere anche lui di queste meraviglie….però (come racconto sul post) un pò ho "paura" nel tornarci perchè non vorrei fargli perdere quel fascino che invece conserva nei miei ricordi!
Sicuramente sarà vissuta diversamente…sarà una vacanza tutta diversa…
Un bacione cara
Che bella ricetta…. e che bello il tuo racconto! Come vedi le cose sono sempre in evoluzione…. e come dice la mia mamma si chiude una porta e si apre un portone! in bocca al lupo per il contest, un bascio!!
Ciao Patty,
grazie mille cara!!
Devo dire che il portone apertomisi è stato un portone meraviglioso!!
Un bacione grande grande anche a te!
splendido piatto, foto magnifiche . é un piacere averti scoperto a presto simmy
Ciao Simona,
piacere mio!!
Grazie mille, sono felice ti piaccia.
Un abbraccio ed a presto