Il pane ebraico per festeggiare lo shabbat.
La challah è il tipico pane ebraico intrecciato, simile ad un pan brioche, ma meno dolce e con una trama più compatta, ricco di significato e sacralità.
Una ricetta tradizionale della cucina kosher che viene consumata tradizionalmente durante lo shabbat, ovvero il sabato, giorno della festa del riposo secondo la tradizione ebraica, osservata dal tramonto del venerdì al tramonto del sabato.
La tradizione
Come ogni ricetta della tradizione che si rispetti, anche per la challah esistono diverse versioni.
La particolarità comune a tutte le versioni sono le caratteristiche nel colore bianco della mollica ed il suo essere soffice e leggermente dolce.
La forma di treccia può esser più o meno elaborata a seconda di quante code vengono intrecciate tra esse.
Come anticipato sopra, la challah viene preparata il venerdì e consumata durante lo shabbat. Sulla tavola sono presenti due challah, a “rappresentare” la doppia benedizione che Dio dispensava agli israeliti nel deserto alla vigilia del sabato e delle feste.
La preparazione di questo pane è riservata esclusivamente alle donne.
Sebbene la challah sia molto simile al pan brioche, per la sua preparazione però non è previsto l’uso di grassi di derivazione animale quali il burro o il latte; particolare questo legato a motivi religiosi in quanto non possono essere mischiati due derivati animali come il latte e la carne che per tradizione viene servita durante questa ricorrenza.
Caratteristiche del pane
A differenziarlo dalle classiche brioches sono la piacevole compattezza, l’assenza di burro o latte nell’impasto e l’intreccio particolare che la caratterizza.
Un intreccio dorato all’esterno ma di un bianco candido internamente, dal gusto neutro rispetto una comune brioche.
Perfetta al naturale, la challah si accompagna perfettamente sia al dolce sia al salato, ed è perfetta come sostituto del pane per accompagnare secondi piatti e contorni, oppure a colazione e a merenda con un velo di confettura o creme spalmabili.
L’idea in più
Grazie al suo intreccio particolare, nonché al gioco di forme (più o meno elaborate) e di colori, la challah diventa anche un elegante e raffinato centro tavola per le occasioni speciali o le festività.
Come preparre la challah
Prepararla in casa è facilissimo: si realizza un impasto di farina, acqua, lievito e una piccola percentuale d’olio, sale e poco zucchero. Si lascia riposare per poi dividere l’impasto in parti uguali e formare le code con le quali realizzare l’intreccio prima di procedere con la cottura in forno!
Prima di esser infornata, la challah può essere condita con semi oleosi (come semi di girasole, di papavero, di lino, o sesamo), oppure per una versione più dolce con della granella di zucchero.
L’impasto può esser preparato in planetaria con gancio ad uncino, oppure a mano lavorando energicamente l’impasto in una ciotola capiente.
Un’attenzione particolare va posta invece all’intreccio: secondo la tradizione ebraica, l’intreccio della challah può esser effettuato anche con 7 o 10 capi!
La mia occasione speciale
Era da molto tempo che restavo incantata davanti alle immagini sul web di questo particolare pane intrecciato, ripromettendomi ogni volta di provarlo quanto prima.
L’occasione giusta per realizzarlo è quella odierna per l’appuntamento con la nostra Rubrica Il Granaio-Baking Time.
Prima di lasciarvi alla ricetta però, necessito fare una premessa:
ho visto diversi tutorial e per diverse volte prima di effettuare l’intreccio alla mia challah da 5 code e, nonostante sembrasse facilissimo, nella messa in pratica della tecnica dell’intreccio qualcosa non è andato nel verso giusto!
Posso consigliarvi questo video per procedere con l’intreccio a 5 code.
Non me ne vogliate quindi se l’intreccio non è perfetto, migliorerò sicuramente! Vi assicuro però che il sapore è eccellente, ed il suo abbinato con piatti dolci e salati ci ha sempre ripagati con risultati eccellenti!
Scopriamo insieme le altre proposte del paniere odierno:
Il Granaio – Baking Time
Carla: Pagnotta ai semi
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Federica: Grissini al grana, paprika e rosmarino
Simona: Pane di segale e farina tipo 2 (con lievito madre)
Zeudi: Pane con farina di castagne e rosmarino
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Tu dici che l’intreccio non è perfetto, ma ti garantisco che, a guardarla, incanta! Posso ben immaginare che, assaggiandola, susciterebbe ancora più entusiasmo. E’ veramente fantastica, complimenti, Sabrina.
Grazie davvero di cuore Zeudi!
È che mentre guardavo il video sembrava così semplice l’intreccio, mi era tutto chiaro. Ma dopo le prime alternanza, son andata in confusione! Però si dai, non è andata proprio male come prima volta! Ma garantisco però sulla sua bontà, strepitosa!!
Ma sinceramente io la trovo perfetta, direi ipnotica per quanto è bella e ispirativa?? E grazie per tutte le tue spiegazioni approfondite, è bello scoprire ricette che non fanno parte della nostra tradizione ma sono ugualmente meritevoli!
Grazie mille a te Fede! Si, mi piace molto cercare ricette nuove, scoprirne storia e tradizione!
Adoro il challah, molto anni fa avevo anche postato una treccia, Ma le foto erano davvero brutte e obsolete e quindi l’ho cancellato, dovrò rifarlo; non essere così severa con te stessa, secondo me invece è davvero molto bello, E poi l’importante è che sia buono? bravissima❤️
Ah si, si, buono lo è tanto davvero! Grazie mille Simo. Replicherò anche io perché è piaciuta molto a tutti, lo gnomolo l’ha gustata sia al mattino col suo “latte” che a merenda con il salame!
Adoro questo pane, ricordo al ghetto di Venezia che torreggiava in tutte le vetrine delle panetterie… Bravissima!
Grazie mille davvero Carla.
Io ne ho viste tantissime su Instagram, ed ogni volta son rimasta a bocca aperta davanti alla loro bellezza. Ora posso dire che oltre ad esser molto bella, è anche molto buona!
tesoro è proprio bella da matti!!! io non sono mai riuscita a fare una treccia con più di 4 capi. Bello anche leggere la storia e le tradizioni legate a questo pane
Ele, ma grazie!!!!
Devo ammettere che fare questo intreccio non è affatto semplice come sembra guardando i vari tutorial… Certo, a forza di farlo (e sbagliare) imparerò!
Grazie ancora mille
Secondo me è perfetta! Ammiro chi ha così tanta manualità, io sì che mi sarei incartata :))
Bravissima!
Tesoro grazie mille!!!
Manualità non so, ma voglia di provare ne ho tanta!
Ti ringrazio molto, davvero!
E’ veramente uno spettacolo Sabry! L’ho fatta anche io un pò di volte ma mai mi è venuta così bella. Bravissima!
Ciao Terry, grazie davvero tanto! L’intreccio sarà anche semplice per chi è esperto, ma farlo le prime volte non lo è affatto!
Son felice che la challah abbia riscosso così tanti apprezzamenti perchè io, che so dove ho sbagliato, noto sempre quelle pecche nell’intreccio invece!
Va beh, pazienza! Di certo c’è che è di un buono pazzesco!
Complimenti, un risultato splendido!!!
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