L’insalata d’orzo in barattolo è un piatto unico leggero e nutriente, da preparare in anticipo e portare con se per il pranzo fuori casa (ufficio, scuola, uscita di famiglia…).
E’ un piatto perfetto da gustare freddo, che si può comporre con ingredienti che più si preferiscono, seguendone la stagionalità, per un’esplosione di sapori e colori ad ogni boccone.
Sfizioso, light e sano, perfetta da imbarattolare e portare con se, l’insalata d’orzo è davvero semplice da preparare e rientra a tutto merito nella sezione “cibi da asporto”.
Cibi da asporto
Per “cibi da asporto” ci si riferisce a tutta una grande sezione di preparazioni gastronomiche e ricette che sono semplici da portare con se e consumare altrove, fuori casa.
Ne fanno parte tutte quelle pietanze che possono esser racchiuse in un contenitore e sono di semplice asporto, quelle ricette che possono esser racchiuse in un panino, e tutte quelle che possono esser facilmente consumate “strada facendo”.
E proprio al cibo da asporto si rifà il menù odierno della Rubrica Al Km 0.
Aria di cambiamenti nella Rubrica Al Km 0
L’attuale situazione di privazioni e limitazioni imposte dal Covid-19 che stiamo vivendo ormai da due anni, ci impedisce di vivere gli spazi aperti in libertà come una volta. Nonostante ciò, la necessità di un pasto easy e take away restano alte per tutte quelle persone che devono consumare il pasto fuori casa per motivi di lavoro e/o varie e necessarie; o che non hanno la possibilità di seguire orari canonici per altrettanti canonici pasti.
Proprio per questo, a partire da questa uscita, abbiamo deciso di non suddividere più le proposte della Rubrica Al km 0 in base ai quattro cononici pasti giornalieri (colazione-pranzo-merenda-cena), ma di “liberare” da tali vincoli le proposte che saranno adatte al consumo durante l’arco della giornata.
L’orzo e i suoi benefici
L’orzo è un cereale che contiene glutine, pertanto non indicato per chi soffre di celiachia.
A parte la suddetta indicazione, questo cereale non ha altre controindicazioni, se non quella di provocare un fastidioco meteorismo in soggetti predisposti e in seguito ad un eccessivo consumo.
Alleato del nostro intestino, l’orzo ha proprietà rimineralizzanti e antinfiammatorie davvero eccellenti.
Paragonato al mais per via della composizione nutrizionale assai simile, l’orzo vanta però di una maggior quantità proteica e minor quantità lipidico.
La storia dell’orzo
Le piante di orzo venivano coltivate nel Medio Oriente già nel VII secolo a.C, diffusosi poi nel resto del mondo grazie al commercio.
I più grandi consumatori di orzo furono i Greci ed i Romani, utilizzato da quest’ultimi nella dieta dei suoi gloriosi gladiatori per le sue qualità energizzanti, consumato soprattutto sotto forma di zuppe.
Successivamente, con il diffondersi dell’utilizzo del frumento, l’orzo iniziò una fase di declino che ne delimitò l’utilizzo alle sole classi inferiori, fino a tutto il Medioevo.
Già a partire dagli anni 70-80 la richiesta di orzo torna a crescere, quando viene introdotto come bevanda sostitutiva del caffè. Pian piano cresce la domanda d’orzo grazie alle comprovate qualità benefiche ottenute dal consumo di questo cereale, nonchè ai molteplici usi che si possono fare in cucina nella realizzazione di diverse ricette.
Non dimentichiamo poi dell’utilizzo dell’orzo per la preparazione della birra.
La differenza tra orzo integrale, decorticato e perlato.
L’orzo in cucina
Come ogni altro cereale, anche l’orzo può esser ridotto in farina per la panificazione e preparazioni dolciarie, consumato in polvere per la realizzazione di bevande, utilizzato in chicchi per ricette dolci o salate, ma anche in forma di fiocchi da consumare a colazione.
Com’è formato il chicco di orzo
Così come gli altri cereali, anche il chicco di orzo è formato da diversi strati:
- la crusca (la parte più esterna del chicco, una sorta di pellicina che lo avvolge e protegge) che apporta fibre, sali minerali e vitamine del gruppo B e composti fenolici;
- il germe (l’embrione del chicco) contiene grassi polinsaturi, ricco di minerali, vitamine del gruppo B ed E, composti fenolici antiossidanti;
- l’endosperma (il tessuto cellulare contenuto nel seme) contiene carboidrati complessi (amido), proteine e piccole quantità di viatamine B.
Differenza tra integrale, decorticato e perlato
Dalla differente macinazione in chicchi dell’orzo, si ottine un prodotto integrale, decorticato o perlato.
- L’orzo integrale mantiene intatto il chicco e, quindi mantiene tutte le sue qualità organolettiche. Necessita di un ammollo di 24 ore prima di poter esser cotto in abbondante acqua per 40-50 minuti.
- L’orzo decorticato è il chicco che ha subito un primo processo di raffinazione attraverso il quale perde parte della crusca, ma mantiene germe e endosperma. Anche in questo caso, il chicco necessita di una notte di ammollo prima di esser cucinato.
- L’orzo perlato si ottiene in seguito ad una completa raffinazione e, pertanto, il chicco mantiene solo la parte più interna, mantenendo quindi la parte d’amido, ma perdendo la parte di fibre più esterna. In questo caso, il chicco non necessita di ammollo ed ha tempi di cottura decisamente inferiori.
L’orzo da bere
Poi c’è l’orzo tostato o essiccato, utilizzato per preparare il caffè d’orzo, la bevanda simile al caffè, che a seconda della sua forma, viene preparata con la moka o sciolto direttamente in una tazza d’acqua calda.
Il malto d’orzo
Infine, attraverso un procedimento che prevede la germinazione, l’essiccatura e la cottura in acqua, dall’orzo si ricava anche il malto d’orzo, sia in forma liquida che in polvere.
La forma liquida si presenta come un composto denso e dal color ambrato con sfumatre scure, e dal sapore dolciastro.
Mentre il malto d’orzo in polvere viene utilizzato principalmente per la panificazione (perchè favorisce una lievitazione molto più veloce), il malto d’orzo liquido è molto utilizzato come dolcificante al posto dello zucchero.
La ricetta
La mia è un’insalata d’orzo vegetariana, preparata con orzo, barbabietola, piselli e pomodori per un piatto unico completo e gustoso.
Profumatissima grazie all’utilizzo di erbette fresche quali basilico e prezzemolo, ripropone nel barattolo i colori della nostra bandiera.
Un piatto fresco e sano perfetto anche per le giornate più calde.
Per aumentare il valore nutrizionale dell’insalata d’orzo, l’aggiunta di proteine di legumi (piselli in questo caso) è preferibile perchè complementari a quelle dei cereali e, in abbinamento ad esse, creano un piatto nutrizionalmente parlando, al pari di quello della carne.
Inoltre la barbabietola in padella apporta croccantezza al piatto, oltre che colore e sapore.
Regole per una corretta conservazione del cibo in barattolo
Se si preparano insalate fresche a foglia verde da inserire nel barattolo, oppure si aggiunge frutta fresca, bisogna far attenzione ad alcune piccole accortezze per mantenere la verdura e la frutta fresca fino al momento del suo consumo.
In tal senso, è bene mettere il condimento (sale, pepe, olio e/o aceto) sul fondo del barattolo, lascinadolo lontano dalle foglie fresche delle verdure delicate e della frutta, inserendo queste ultime solo in ultimo, così da mantenerle nella parte alta del barattolo stesso.
Al momento di consumare l’insalata, basterà agitare il barattolo e gustarla fresca e saporita come appena preparata.
Qualsiasi sia l’insalata da inserire nel barattolo, è sempre meglio inserire gli ingredienti “più pesanti” sul fondo e mantenere quelli più delicati nella parte superiore.
Scegliere sempre un barattolo capiente con chiusura ermetica ed eseguire sempre una corretta sanificazione dei barattoli.
Non riempire mai i barattoli fino all’orlo, ma lasciare sempre lo spazio necessario per poterli agitare e mescolare tutti gli ingredienti contenuti.
Scopriamo insieme le proposte odierne per il “cibo da asporto”:
Simona: Banana bread muffin
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Sabrina: Insalata d’orzo in barattolo
Carla: Frittata di fave e spaghetti
Colgo l’occasione per salutare Monica, la nostra amica e collega food blogger de “Fotocibiamo” che per motivi personali ci saluta e lascia il team della Rubrica Al Km 0, ma che ritroveremo in altre occasioni.
Ci saranno novità anche per il team della Rubrica, ma non voglio spoilerare ancora nulla…
Nelle foto stoviglie monouso compostabili (fornite a titolo gratuito) Ecobioshopping, realizzate con materie prime eco compatibii con un bassissimo impatto ambientale.
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Bellissimo così a strati e colorato quel barattolo! Ci sono racchiuse tutte le bontà e salubrità che servono a tavola! Brava ? mi piace tanto
Bello oltre che buono Sabri. UN suggerimento goloso! Bacioni 🙂
A parte che adoro i piatti unici e i barattolini li trovo molto carini, però di questo vasetto è adorabile la scelta degli ingredienti e dei colori 🙂
Un bacio
Quanti bei colori, un barattolini bello, salutare e buonissimo! un abbraccio!
Bellissima l’idea di servire l’insalata d’orzo nei barattoli. Anche l’occhio vuole la sua parte e questa si gusta con gli occhi prima ancora del palato. Buona domenica
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